“Un Pug senza idee e con molto cemento”

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Partito della Rifondazione Comunista
Circolo di Monopoli (BA)
 
"APPROVATO UN PUG SENZA IDEE E CON MOLTO CEMENTO. . . MONOPOLI RISCHIA UN'URBANIZZAZIONE CAOTICA E SREGOLATA"

Mentre il dibattito politico continua a incentrarsi su questioni pur serie (come la vicenda della chiusura del Castello) ma non strategiche e fondamentali per la vita dei cittadini, Rifondazione Comunista vuole, come promesso, tornare a parlare di politica in maniera chiara e concisa.
All’inizio di agosto, nel periodo e nel silenzio generale tipico dei provvedimenti presi alle spalle dei cittadini, Monopoli ha vissuto l’approvazione di un PUG dai contorni a dir poco incredibili. E’ passata un’osservazione fantascientifica che permette di costruire nelle aree SIC, contro il parere del progettista stesso e in barba a qualunque regolamentazione regionale e comunitaria;  è aumentato oltre il limite regionale il numero delle stanze previste (ma niente, di quest’aumento, va a favore dell’edilizia sociale) con grandi aumenti, invece, nella zona del Capitolo; è stata stravolta in maniera dubbia ed eccessiva la destinazione di Cava Spina, inserendovi un indice edificatorio sproporzionato rispetto alle necessità. Il Piano Urbanistico approvato da questa amministrazione è un gran bel pasticcio, con macroscopiche criticità che, francamente, non riusciamo a capire come sia possibile non notare. La destra locale finalmente dopo un anno di pene e malcontenti ha manifestato il suo vero volto: cementificare il nostro territorio costi quel che costi. Noi non siamo d’accordo e ci discostiamo dalla tiepidezza mostrata dalle opposizioni in consiglio comunale.
Ci vuole maggiore decisione: saremmo ben contenti che, su un provvedimento così importante per il futuro della nostra città, la Regione mandasse indietro questo Piano chiedendo di cambiare i punti visibilmente fuori norma. Siamo consapevoli dei ritardi che ciò comporterebbe in tema di edilizia sociale, ma tale ritardo sarebbe da imputare alla nostra classe politica cittadina e non alla Regione che i limiti e i regolamenti li aveva già stabiliti in principio!
Oltre le singole problematiche, è inevitabile notare come, a suon di osservazioni e cambiamenti, il Piano Urbanistico controdedotto è diventato una sorta di incubatore di diritti residenziali ed edificatori senza idee e costrutto; ogni idea (e questo al di là del prossimo parere della Regione) verrà lasciata ai PUE, ultima possibilità per provare a dare ad alcune zone della città una minima visione d’insieme che travalichi il cemento generalizzato previsto. Sui PUE avviamo la nostra inchiesta.
Inutile dire, però, che una visione unitaria (almeno di alcune zone delicate) sarà possibile solo dietro una volontà politica precisa che voglia discuterla. Cosa che, finora, non si è vista.
 
 
Il direttivo del Circolo di Monopoli del Partito della Rifondazione Comunista