Tornano «I processi in piazza» di Giordano Bruno Guerri

195

Venerdì 9 luglio alle ore 21 in piazza Palmieri tornano i «Processi in piazza» del prof. Giordano Bruno Guerri. Si tratta del primo di una serie di appuntamenti promossi dall’Assessorato alla Cultura nell’ambito di «Monopoli Cantiere Cultura». Quest’anno si è scelta una nuova formula che vede la presentazione contestuale di due testi che trattano dello stesso tema e che nel corso della serata verranno messi a confronto.

Al centro del primo appuntamento i temi della moda e del costume grazie alla presenza di Eliselle, autrice di «Centouno modi per diventare, bella, milionaria e stronza» (ed. Newton Compton) e di Patrizia Calefato autrice di «Gli intramontabili. Mode, persone e oggetti che restano» (Edizioni Melteni).

(continua)

ELISELLE –  Nata a Modena nel 1978, Eliselle lavora come copywriter e ha all'attivo un corso di specializzazione intensiva in diritto della comunicazione, un corso di scrittura creativa e  diversi concorsi letterari. Vanta numerose collaborazioni con portali e periodici on-line, coordina un portale tutto suo che si chiama delirio.net ed è stata una delle finaliste candidate a vincere il premio Donnaweb2007. Tra i suoi romanzi "Laureande sull'orlo di una crisi di nervi" e "Fidanzato in affitto".

IL LIBRO – È un duro lavoro diventare bella, milionaria e stronza, ma qualcuno deve pur farlo. E quel qualcuno sei proprio tu. Tu che tutte le mattine ti alzi e arranchi davanti allo specchio, vedendo riflessa un'immagine che non ti piace affatto. Tu che apri l'armadio e decidi solo all'ultimo minuto cosa indossare. Tu che non sai studiare gli abbinamenti giusti e finisci sempre per sembrare uno spaventapasseri nel bel mezzo di un uragano. Tu che quando esci cammini per strada a testa bassa, indossando scarpe senza tacchi, ciondolando qua e là senza una direzione precisa e con livelli di autostima degni del crollo delle borse del '29 riuscirebbe a eguagliare. Tu che spesso ti senti trattata come uno zerbino da chi confonde gentilezza e sottomissione, da chi pensa che tutto gli sia dovuto, e lo pretende con arroganza e faccia tosta. Tu che credi di non avere qualità e di non meritare dalla vita altro che un tetto sulla testa, un pasto caldo e un uomo che ti dica cosa devi (ma soprattutto non devi) fare. È giunto il momento di dire basta. È ora di alzare la testa. Di seguire poche regole, ma chiare, per trasformarsi passo dopo passo da brutto anatroccolo a cigno, da comparsa a protagonista, da Cenerentola a principessa. Centouno mosse per diventare bella, milionaria e stronza, e ottenere tutto ciò che hai sempre voluto ma non hai mai osato chiedere. Neppure a te stessa. 


PATRIZIA CALEFATO
– E’ professore associato nell’Università degli Studi di Bari dove insegna Sociolinguistica, Linguistica informatica e Analisi socioantropologica del prodotto di moda. Le sue ricerche comprendono lavori sulla dimensione sociale del linguaggio e spaziano nel campo della sociosemiotica, degli studi di moda, culturali e femministi.È stata vicepresidente dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici e della Società Italiana delle Letterate. Collabora alle pagine culturali de «La Gazzetta del Mezzogiorno» e «il Manifesto».

IL LIBRO – Cosa hanno in comune una borsa Kelly battuta all’asta su eBay, un vinile dei Beatles, la vecchia 500 rimessa a nuovo, ma anche la nuova che la cita nel nome, nei colori e nelle forme, un mobile di design italiano degli anni del boom, un disco degli Abba, i regali di Natale, il jeans, il bikini, la T-shirt, Mina, Jacqueline Kennedy e Grace Kelly? Sono gli intramontabili, i sempreverdi. Mode, persone, oggetti che restano nel tempo o ritornano, come “vintage”, dopo una fase di relativo oblio, anche se la loro “resistenza” ha talvolta il senso del residuo ottuso e della leggera ossessione, piuttosto che dell’autodifesa attiva. Segni che non solo rimangono nel corso degli anni come “classici”, nel senso più tradizionale della parola, ma si ripresentano, rielaborati sotto forma di citazione visiva, deformati dalla memoria, riciclati e riusati, per dar vita a nuove configurazioni. Da una generazione all’altra, gli “evergreen” riescono a caratterizzare il gusto e a motivare passioni e valori, in poche parole, a essere sempre “di moda”. L’autrice cerca di privilegiare una prospettiva “leggera” nel guardare a questi segni che non finiscono mai di dire la loro e che permettono anche di immaginare un’“uscita dalla crisi” non retorica e convenzionale, ma fondata su un alto investimento in ambiti come la sostenibilità, il riuso, la memoria culturale.

Portavoce Sindaco
Dott. S.D. Scarafino