Riceviamo e pubblichiamo

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RIFONDAZIONE COMUNISTA: CONTRO LA VIOLENZA……IL NOSTRO IMPEGNO E LA NOSTRA GIOIA: ROMPIAMO IL SILENZIO 

La sezione cittadina di Rifondazione Comunista, per lungo tempo vittima di attacchi, imbrattamenti, danneggiamenti, minacce e aggressioni di stampo neofascista e in vista della Giornata della Memoria, in collaborazione con le forze democratiche della città convoca un’assemblea e una festa dell’Antifascismo, un momento di espressione politica ma anche di convivialità, aperto a tutti, plurale e multietnico, contro il fanatismo e la xenofobia, che dimostri in modo inequivocabile che la città rigetta la violenza neofascista.(continua)

Le Camere del Lavoro di CGIL CISL UIL, le RdB, le Associazioni ARCI, ForMentis, UDU, UDS chiedono alle forze vive della città di rompere il silenzio, di pronunciarsi con chiarezza sulle violenze vissute in città e che hanno deturpano il buon nome e il prestigio di Monopoli. Non si può accettare che Monopoli sia luogo di ignobili azioni, simbolo di un passato che non può tornare, perché definitivamente cancellato dalla storia repubblicana.

Chiediamo all’amministrazione locale, piuttosto restia a rilasciare dichiarazioni in merito, di pronunciarsi chiaramente da che parte stare.

 Il fascismo non è cultura, è un’offesa dell’intelletto. E’ una forza che ha fatto precipitare l’Italia nel baratro della seconda guerra mondiale con i danni politici, economici e sociali drammatici che ne sono conseguiti per la popolazione civile. Solo l’impegno profuso dai Movimenti di Liberazione della Resistenza e delle Truppe alleate, ha restituito al nostro Paese l’agognata Libertà.

La Storia d’Italia non va fraintesa e crediamo che non sia ancora pienamente conosciuta e su certi fatti è necessario restituire la dovuta chiarezza ed onestà intellettuale: i Partigiani di ogni fazione e gli Alleati hanno contribuito alla Liberazione dal NaziFascismo; i repubblichini, i nazisti erano dalla parte della Dittatura e della proibizione della Libertà.

 Oggi l’ideologia nera ispira ancora numerosi soggetti che dietro l’ombra delle associazioni culturali, si dimostrano non meno nostalgici dei vecchi fascisti.

Oggi l’ideologia nera attrae molti giovani, perché? La Storia non ha insegnato nulla?

Numerosi in Italia da Nord a Sud sono gli atti di matrice razzista, xenofoba, quasi sempre sottaciuti o caduti nell’anonimato delle cronache locali. L’Italia ha vissuto un Ventennio fascista ed è dovere di tutti noi conoscere i drammi che ha comportato il pensiero mussoliniano.

E’ compito di ogni donna e uomo attribuire la dovuta attenzione, monitorare il fenomeno e l’azione di gruppi spontaneisti di destra che fanno della violenza la propria attività di esaltazione politica. Specie in periodi di crisi e recessione economica tali gruppuscoli possono non solo attirare nuove leve ma colpire con maggiore veemenza ed essere manovalanza di gruppi ben meglio organizzati.

Vigilare sul territorio e tutelare il libero confronto democratico assicurato dalla Costituzione repubblicana e contro la recrudescenza di atti di natura neofascista sempre più diffusi nella più totale indifferenza, deve rappresentare un imperativo da parte dell’intera collettività monopolitana e nazionale. Invitiamo per il futuro tutta la cittadinanza a rimanere vigile, perchè Monopoli non diventi un luogo dove si ha paura ad uscire di casa, ma sia una città aperta e civile.

 Per questo  nei giorni mercoledì 28 e giovedì 29 gennaio 2009  a partire dalle 18.45 presso la Sala Convegni della Chiesa del Carmine organizziamo due giornate di mobilitazione con dibattito.

 Il 28 gennaio interviene il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e  il prof. Andrea Catone, storico; seguirà videoproiezione del film "Nazirock" di Claudio Lazzaro.

 Il 29 gennaio vi sarà il film documentario "Memoria di una generazione – Da Benedetto Petrone ai nostri giorni", realizzato da OZ Film in occasione del trentennale dell'uccisione, a Bari, da parte di una squadraccia di estrema destra, del giovane operaio barese Benedetto Petrone. Seguirà il dibattito con il regista Francesco Lopez e Franco Intranò, membro del Comitato 28 Novembre “Benny Vive”.