Petrolio: quando tentavano di rassicurarci
La nostra contrarietà in merito alle ricerche petrolifere nel basso Adriatico è nota ed inequivocabile.
Sin dalla scoperta della misteriosa “cartuccella smarrita” in Municipio, il nostro movimento politico, che pone il territorio al centro del proprio programma, ha assunto una posizione coerente. Conseguentemente abbiamo partecipato a tutte le iniziative di sensibilizzazione, da chiunque fossero organizzate, investendo della questione il nostro presidente Adriana Poli Bortone, affinché si adoperasse in Senato per perorare la nostra causa, così come in seguito ha fatto.
In queste ore in cui assistiamo al disastro ambientale nel Golfo del Messico, il nostro pensiero non può non andare a tutti coloro che in consiglio comunale e nelle sedi televisive polemizzarono in maniera sospetta contro chi avversava le prospezioni petrolifere, favoleggiando di “teste di pozzo” già presenti nel nostro mare, “sviluppo economico” e “risorse per la collettività”.
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Questi politicanti, nostro malgrado, titolari di incarichi politici prestigiosi ed autorevoli, illustrarono compiutamente gli straordinari vantaggi che avrebbe portato alla nostra comunità l'eventuale scoperta e lo sfruttamento di giacimenti petroliferi davanti alle nostre coste, e dall'alto delle proprie millantate conoscenze tecniche sottolinearono l'assoluta sicurezza degli impianti.
Vogliamo ricordare ai nostri compaesani le aspre polemiche contro chi, come noi, ritenne molto grave il mancato coinvolgimento del consiglio comunale in tempi celeri a causa dello smarrimento della famosa “cartuccella” composta da diverse centinaia di fogli e tale da costituire un cospicuo faldone. Qualche “testa di pozzo” era probabilmente presente anche in quel consiglio comunale dove si giunse a definire “catastrofisti” coloro che come noi si opponevano allo stupro della nostra principale bellezza naturale.
Alla luce del disastro ambientale nel Golfo del Messico, è nostro auspicio che i monopolitani acquisiscano maggiore coscienza della potenziale pericolosità di tali progetti e del possibile impatto negativo sul nostro prezioso territorio. Speriamo che i nostri concittadini imparino a non fidarsi ciecamente di simili politicanti, a non firmare più deleghe in bianco e comprendano quanto pericolose possono essere le “teste di pozzo” quando, con spregiudicatezza estrema, sacrificano il benessere dei cittadini.
Il coordinatore locale
Angelo Vito Lamanna