Nota del Consigliere Michele Suma: Assessorato Turismo, c’è anche il direttore artistico. Un altro?

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Forse è una fraintesa idea della democrazia quella che ispira il buon Antonio (l’Assessore Napolitano) a reagire male ogniqualvolta riceve le attenzioni dell’opposizione. Pertanto, prima di indirizzare a lui e alla città le mie educate considerazioni, vorrei che fossimo tutti d’accordo su un principio: chi vince le elezioni e ricopre il ruolo di maggioranza e di governo di qualsiasi città DEVE ESSERE CONTROLLATO dalla opposizione, che deve GARANTIRE alla città tale ruolo, a meno che non scenda a patti consociativi, perdendo, così, credibilità e moralità. Pertanto, le battute infelici circa naufragi e scogli sono da evitare, per un senso di correttezza e di responsabilità istituzionale.

Anche se mi sembrano legittime le considerazioni del consigliere Francesco Tamborrino, tese ad assicurare trasparenza amministrativa, mi terrò lontano dalla valutazione dell’attuale direttore artistico, chiamato a garantire qualità e a non tradire il ruolo ricoperto. Non mi appassiona, perciò, concentrami sulla sua identità, perché ciò rischierebbe di far perdere di vista un aspetto ben più grave e insopportabile dell’attuale amministrazione: l’insostenibile peso del governo di una città, il tradito mandato governativo.

Storia ricorrente. Ci aveva già dato saggio il "tecnico" Orciuolo, il quale sarà ricordato per la sua generosità di amministratore: nomina (d’oro) a Giordano Bruno Guerri, il capo cantiere della cultura a Monopoli, il quale riceveva un totale remunerativo che si è aggirato intorno ai quarantacinquemila euro (non provate a smentirmi, altrimenti sarò costretto a pubblicare gli atti…). Motivo della "donazione"? Il Guerri veniva chiamato a ricoprire, in sostanza, ruolo di direzione artistica. Direttore artistico di se stesso, a giudicare dalle iniziative spesso concentrate sulle proprie pubblicazioni e sulla esposizione di sé, non senza prova di una certa e innata creatività esibizionistica.

(continua)

Adesso ci si ritrova nella medesima situazione. Al posto del dissidente Domenico Alba, viene nominato l’assessore Antonio Napolitano, il quale, chiamato a gestire il suo settore e remunerato già lui per tale ruolo, decide di nominare un direttore artistico. Un altro!?!?!

Ma quale sarà il motivo di tale insicurezza amministrativa, che spinge gli assessori alla cultura e al turismo a cercare sostegni artistici e stampelle organizzative?

La risposta c’è. Se gli illuminati meccanismi che sovrintendono le nomine degli assessori sono quelli afferenti alla logica della spartizione politica, sono sufficienti due consiglieri comunali ed è fatta! E’ la spartitocrazia, mon amour! Male che vada, giungeranno poi i governi tecnici e metteranno le cose in ordine!

Diciamocelo francamente: la nomina di un direttore artistico rivela inadeguatezza al ruolo ricoperto, che non investe solo il buon Antonio Napolitano, ma la debolezza complessiva della Giunta Romani.

La recente nomina di un direttore artistico è l’ulteriore ed evidente prova di inadeguatezza amministrativa, sostenuta anche dall’ansia della prestazione, resa ancora più nevrotica e scomposta dalla oramai vicina scadenza amministrativa. L’ultima estate dell’ amministrazione Romani deve "sorprendere" la città, la deve stordire con un programma tanto abbagliante quanto ingannevole. Ma se ciò riuscirà, sarà merito del direttore artistico, non dell’assessore: merito dell’uno e demerito dell’altro, in egual misura!

Caro Antonio, io non ho motivo di dare assalto a te, che sei persona anche talvolta affettuosa (a patto che non si commenti il tuo operato politico!), ma all’avventatezza delle tue scelte. Voi mettete il filo spinato attorno alle vostre deliberazioni e, nel tempo, finite per impigliarvi, mentre la città deperisce.

Chi ti scrive, quando ha ricoperto ruolo di assessore alla cultura, ha rinunciato al contributo finanziario del PROPRIO comune! Per chi ti scrive, la moralità e la trasparenza sono ancora VALORI fondanti. In più, attualmente, i contributi che le città di Monopoli, Conversano, Polignano a Mare e Castellana versano per la realizzazione di un proprio festival del cinema sono finalizzati alla realizzazione del medesimo, attrazione di un territorio e risposta ai bisogni culturali dei cittadini che lo popolano, non vengono MAI intascati dal me direttore artistico, come si può facilmente evincere dal rendiconto finanziario che viene consegnato puntualmente anche al comune di Monopoli, ma che tu non avrai mai avuto il tempo di leggere, indaffarato come sei alla ricerca disperata di soluzioni giustificatrici di un ruolo difficile…

Comunque, davvero, è tempo perso: ci divide una idea della politica diversa. La tua è fondata sull’esercizio del potere, la mia e la nostra è fondata sulle competenze e sulla responsabilità. Questo il solo torto di cui mi potrai accusare.

Michele Suma