NICOLA CANONICO SI TIRA INDIETRO?

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Sveliamo i retroscena della trattativa avviata con il Presidente della  Liberty Bari Nicola Canonico da parte di una cordata di imprenditori per acquisire la proprietà della società barese. Innanzitutto vi forniamo i nomi degli imprenditori che hanno aderito al progetto di rilancio del calcio biancoverde. Si tratta di: Claudio Mastronardi, Tonino Lacatena, Avv. Bruno Colucci, Luigi Scarpa, Fratelli Di Leo, e un gradito ritorno la Vito Laruccia Spa.  La trattativa avviata dagli imprenditori monopolitani era nella fase conclusiva ovvero alla firma del Notaio. Ma andiamo con ordine. L’accordo tra le parti era stato raggiunto sia nella parte contrattuale che economica. Il titolo di acquisizione definitivo del titolo del Liberty Molfetta sarebbe costato 60mila euro che gli imprenditori avevano già provveduto a coprire  con  pagamenti personali in attesa che venisse sottoscritto l’atto. L’atto definitivo di cessione del titolo sarebbe stato sottoscritto tra le parti presso lo studio barese del Notaio Carino che era stato allertato per ieri pomeriggio martedì 3 agosto 2010 alle ore 16.30 così come aveva richiesto espressamente Nicola Canonico. Mentre gli imprenditori da Monopoli si stavano avviando a Bari presso lo studio del Notaio Carino per sottoscrivere l’atto, una telefonata di Nicola Canonico arrivata alle ore 15.45 ad uno degli imprenditori ha bloccato a Monopoli la cordata di Monopolitani. Canonico ha  asserito che motivi strettamente familiari lo avrebbero bloccato e quindi non avrebbe potuto sottoscrivere l’accordo con gli imprenditori monopolitani, rinviando ad oggi la sigla ufficiale dell’atto. Mentre scriviamo gli imprenditori ci hanno informato che probabilmente nemmeno oggi ci sarà fumata bianca perchè Canonico non ha dato ancora garanzie in tal senso, ovvero anche oggi non ha dato la disponibilità all’accordo ufficiale. Il Gruppo di Imprenditori rassicura che continuerà la sua azione sia organizzativa che finanziaria per restituire il calcio agli stupendi tifosi biancoverdi.   

Mimmo De Russis