MONOPOLI-PRO VASTO

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MONOPOLI-PRO VASTO UN GAROFALO RITROVATO!
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Il 2006 è andato…ora tutti a Catanzaro!!!

Sono sette le vittorie che il Gabbiano suggella al Veneziani e incide nel suo palmares stagionale.

Si dice che l’ultima conquista è sempre la più bella, ma quella ottenuta contro gli abruzzesi della Pro Vasto, per merito di Vincenzo Garofalo che l’ha incendiata nel finale, assume una connotazione e un sapore particolarmente gradito: strepitoso ritorno al gol per l’amatissimo e sinora sfortunato gemello di Galetti, nonchè contestuale blindatura del secondo posto in classifica alle spalle di un Sorrento apparentemente ritornato nell’atmosfera terrestre. Se non fosse per la squalifica che Galetti e Menga si sono sconsideratamente guadagnati sul campo, il Monopoli avrebbe chiuso l’anno nel migliore dei modi e si sarebbe presentato al giro di boa con lo spinnaker ben issato e teso, pronto a rullare lungo il percorso di ritorno la poppa del veliero sorrentino. Tre vittorie nelle ultime tre partite (Sorrento e Vasto in casa intervallate dal successo di Vibo Valentia, sette reti segnate a fronte di solo due subite) lo proiettano solitario al secondo posto, con un margine di quattro lunghezze sulle dirette inseguitrici e a soli tre punti dalla capolista. Tuttavia, la vittoria sul Pro Vasto, meritata, ad onta della sufficiente ed irritante prestazione sciorinata nei primi 70 minuti (probabilmente servitaci come “predigestivo” natalizio), inietta nell’ambiente la giusta dose di fiducia. Tuttavia va rimarcato che, in virtù di un ritmo casalingo impetuoso e travolgente e di una personalità rassicurante, contro gli abruzzesi (per la verità rimaneggiatissimi), per lunghi tratti è parso che la squadra giocasse come il gatto gioca col topo.
Dalla rivisitazione del film stagionale è impossibile non evidenziare il ruolo svolto da tutti i protagonisti, che a prescindere dal ruolo svolto, hanno saputo profondere un impegno encomiabile, inimitabile, continuo e possibile solo perchè innamorati della maglia, solo perchè innamorati della Città. Non si può negare, a dispetto delle caratteristiche e delle propensioni tattiche, l’eccezionale impatto e l’eccezionale produttività che Dino Bitetto ha indotto sul gruppo affidatogli dai Ladisa all’alba del trionfale ritorno in C2. Il biondo trainer, forse favorito dall’entusiasmo appagante generato dal ritorno tra i professionisti e dal clima idilliaco, ha lavorato con estrema distensione amalgamando e integrando i nuovi acquisti ai protagonisti della trionfale cavalcata ottenendo un mix caratterialmente indomito e tecnicamente competitivo. Le indubbie capacità gestionali e la calma olimpica ostentata nella prima parte del campionato, allorquando il gruppo è stato quasi disintegrato dagli infortuni e dalle squalifiche, hanno poi completato il miracolo del girone di andata. Dino Bitetto, in presenza dell’enormi difficoltà, ha tenuto botta, non solo non ha deluso le aspettative, ma ha saputo aspettare il recupero fisico e psicologico di tanti uomini importanti colpiti dalla sfortuna, centellinandone il rilancio in base alle possibilità concrete propostogli dal calendario. Ora il Monopoli si è attestato alle spalle del temutissimo Sorrento, ma mentalmente, è pronto a rilevarlo in vetta alla classifica nel caso in cui i campani commettessero qualche passo falso o rallentassero il proprio ritmo. In vista di Catanzaro, è probabile il recupero di Francesco Bitetto, mentre rimane in forse l’utilizzo di Memmo, vittima durante la partita col Pro Vasto di un lieve infortunio. Tuttavia le apprensioni che maggiormente sembrano corrucciare la fronte di mister Bitetto, sono legate alla doppia assenza di Menga e Galetti, entrambe per squalifica. Per la prima volta nella stagione, il tecnico barese sarà costretto a disegnare un centrocampo senza il motorino barese e a formulare gli scongiuri più vigorosi per esorcizzare la tradizione che ci vede sconfitti nelle trasferte affrontate senza l’apporto di Galetti.
L’auspicio che il 2007 annoveri il Gabbiano tra i protagonisti predomina in tutte le considerazioni e le prospettive ipotizzate nei luoghi dove tradizionalmente pulsa e respira il tifo biancoverde.
D’altro canto, la stessa ambizione non viene ridimensionata neppure in casa Ladisa, i quali dal cammino della squadra, sembrano aver decisamente tratto motivazioni, stimoli e auspici, manifestando palesemente l’intenzione di tornare sul mercato per consolidare e rendere competitiva sia la già encomiabile formazione, sia la loro fama di uomini vincenti nonché di dirigenti di parola. Il contenzioso polemico aperto recentemente con il Comune, incentrato sulla mancata attuazione degli accordi sottoscritti, sembra un film già visto che ci riporta indietro nel tempo di qualche mese, ma soprattutto sconquassa il clima idilliaco che si vive e si respira attorno al Monopoli Calcio. Al di là degli esiti che potrebbero potenzialmente raffreddare l’entusiasmo generale, l’impressione di tanti tifosi comunque propende per una crisi più che altra dimostrativa e non reale; una querelle da non valutare affatto alla stregua di un attacco diretto alla credibilità dell’amministrazione comunale, ma, vista la “tempistica” solo come il consequenziale e lapalissiano “appello” lanciato per ricordare gli accordi vicendevolmente sottoscritti; parimenti va riconosciuta la buona fede della stessa amministrazione, che al di là delle apparenze attuali, da sempre è produttivamente disposta al dialogo e mai ha ritrattato gli impegni assunti, tantomeno è presumibile che mai li ritratterà a dispetto delle canoniche e immancabili difficoltà pratiche.