Monopoli.doc – la storia siete voi. Secondo appuntamento: Omaggio a Nino Brescia

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Dopo il successo della prima serata con l’omaggio al prof. Luigi Reho, proseguono gli appuntamenti di "Monopoli.doc – la storia siete voi". Un ciclo d’interviste biografiche, raccolte in un video, per rileggerci attraverso la testimonianza diretta di personaggi noti della città, ma anche per scoprire aspetti e profili inediti di uomini che hanno portato e portano in giro per il mondo il nome di questa città. Domande formulate da Francesco Pepe, con la regia di Mimmo Migailo e con la cura dell’immagine e della comunicazione di Roberto Notarangelo.

Domenica 29 luglio p.v. , alle ore 20.30, presso Largo Castello a Monopoli, sarà la volta dell’artista Nino Brescia, che sarà presente nel corso della manifestazione. Del pittore sarà proiettato un documentario-intervista di 40 minuti in cui sarà riletta la sua storia personale e quella di appassionato e apprezzato esponente di arte pittorica. Inoltre, saranno visionati materiali significativi anche della sua parentesi romana come attore a Cinecittà.

Si ricorda che il progetto è stato patrocinato e sostenuto dall’Assessore comunale alla Cultura, avv. Rosanna Perricci.

Nel corso delle serata, oltre a presentare la produzione video, sono previsti interventi di amici che hanno accompagnato la vita privata e pubblica dell’artista.

Si proseguirà con Enrico Alba (18 agosto | Politica e società) e Gianni Lenoci (22 settembre | Musica).

Nell’ambito dell’iniziativa s’inserisce un interessante progetto fotografico dal titolo "MoNobilis | facce comuni/capacità incredibili", a cura del giovane e talentuoso fotografo Niky Tauro, che si terrà al Castello di Monopoli, a partire dal 1° settembre e si concluderà il 22 settembre p.v., proprio in occasione dell’ultima serata di "Monopoli.doc" dedicata a Gianni Lenoci.

(continua)

PROFILO BIOGRAFICO DI NINO BRESCIA

Giovanni Brescia (detto Nino) nasce a Monopoli il 2 aprile del 1934.

Poco più che adolescente, senza un soldo in tasca e privo di cultura, si traferisce a Roma in cerca di fortune nel mondo del cinema.

Nella Capitale, grazie alla sua bella sensibilità, alla fiducia sempre riposta in sé, alla sua intraprendenza, riuscì a sbarcare il lunario, evitando di prendere strade pericolose e vane.

Tornato alla sua Monopoli, l’interesse per le anticaglie e il fascino per certi antichi stili e colori, lo rimettono in sintonia con le suggestioni intime dell’arte. Un incontro inatteso che ridesta in lui un recondita inclinazione. Scopre l'arte, vera ragione di vita.

Nel 1965 comincia a dimostrare la genialità della sua pittura, dell'inge nua carezzevolezza delle sue pennellate, della bellezza dei suoi dolci colori ovattati. Negli corso degli anni numerosi e prestigiosi i riconoscimenti.

Il maestro Enrico Accatino disse: "Per lui i quadri diventano amici. I suoi Fiori, i Paesaggi della sua memoria, le Figure hanno il segno della poesia. Egli ha fatto della sua pittura una ragione di vita e un motivo di conforto".

Il compianto Maestro Giuseppe Bertolini sostenne: "Credo che pochi artisti somiglino alle proprie opere così intimamente come Nino Brescia. I suoi fiori o frutti suggeriscono il suo bisogno di schiettezza, di semplicità .Per me Brescia è un "primitivo civilizzato", un pittore che guarda alla vita di oggi con animo antico".

Francesco Pepe