Lettera aperta al Dirigente dell’Area Tecnica Urbanistica del Comune di Monopoli

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Sintesi della Lettera aperta dei Tecnici di Monopoli al Dirigente dell’Area Tecnica Urbanistica.

In questi anni siamo intervenuti più volte nei momenti salienti della approvazione del PUG con osservazioni critiche e inviti pressanti su aspetti di sostanza.

Abbiamo apprezzato lo sforzo di raccogliere nel nuovo Regolamento Edilizio Comunale tutte le norme, nazionali, regionali e comunali in un unico testo ma ci permettiamo di osservare che questo strumento, così composto, non distingue adeguatamente le prescrizioni locali dalle norme sovraordinate. Sarebbe opportuna una riorganizzazione dell’elaborato in grado di separare i diversi livelli normativi, così da agevolare il recepimento di eventuali norme, regionali e nazionali, di futura emanazione e nello stesso tempo semplificare l’individuazione delle norme comunali. Sarebbe altresì importante raggruppare tutte le definizioni in ordine alfabetico, in un unico titolo del REC, e creare un elenco esplicativo delle abbreviazioni e delle sigle presenti. L’inserimento, inoltre, di definizioni e norme relative a manufatti architettonici peculiari del nostro territorio quali i trulli, le lamie, i palacci, i muri a secco, le aie arricchirebbe i contenuti del Regolamento e potrebbe aprire la strada a forme di premialità legate alla loro conservazione e promozione.

Un altro punto cardine sollevato durante il dibattito sul RE è stato quello relativo alla qualità architettonica. Il Regolamento Edilizio discende storicamente dai vecchi regolamenti d'ornato di epoca pre-unitaria. Sarebbe un ragguardevole salto culturale in avanti per la Città di Monopoli la costituzione di una Commissione con il compito di promuovere la qualità architettonica attraverso l’istituzione di premi annuali ai privati, che si sono distinti per il pregio delle loro realizzazioni architettoniche, e la promozione di eventi culturali e di concorsi per idee di iniziativa pubblica e privata. Si potrebbe pensare a un nucleo costituito da elementi interni all’UTC, affiancati, secondo il caso, da uno-due consulenti di alto profilo professionale per dar vita a tipi diversi di commissione (qualità architettonica, paesaggio, ecc.) e magari allo stesso Ufficio di Piano.

L’Ufficio di Piano è uno strumento fondamentale della pianificazione urbana e non può essere ridotto a un mero strumento tecnico. E’ la vera cabina di regia del momento esecutivo. Nell’Ufficio la componente pubblica, costituita da funzionari dell'UTC, deve conservare la centralità operativa e direttiva ma sarebbe grave non coinvolgere figure esterne di alto profilo professionale, in grado di orientare e coadiuvare la fase progettuale esecutiva. E’ appena il caso di ricordare che la massima parte dell’elaborazione progettuale del Piano generale è stata demandata all’attuale fase esecutiva. Ciò rende particolarmente delicata e determinante la redazione di Piani intermedi in cui inquadrare e armonizzare i singoli Piani urbanistici esecutivi. E’ finalmente arrivato il momento della determinazione del disegno urbano, accompagnato da un dibattito politico e culturale sulle scelte progettuali da operare. Riteniamo oggi urgente e indispensabile la nascita di quel Laboratorio di riflessione urbanistica del quale abbiamo avuto occasione di parlare in questi mesi. Invece si sta attualmente redigendo un Piano dei servizi senza condivisione e temiamo, ancora una volta, senza l'apporto di nuove idee da parte della Città. Vorremmo chiederLe di farsi portavoce nelle sedi competenti del disappunto e del giudizio sfavorevole di tanti professionisti di Monopoli per questo modo di procedere.

Monopoli, 20 dicembre 2010

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