Lettera al Sindaco dell’on. Pierfelice Zazzera sul Monumento ai caduti di Piazza Vittorio Emanuele
Caro Sindaco,
i caduti di guerra dovrebbero sempre meritare il rispetto di tutti sia perché rappresentano il sacrificio estremo di tanti uomini e donne, sia la speranza che i dolori di certe guerre non si debbano più provare.
I caduti di guerra pertanto dovrebbero essere sempre illuminati a giorno perché gli occhi possano guardare anche la notte e la memoria non oscurarsi mai. Illuminati a giorno per ricordare chi ha perso la vita e per imparare dalla storia a non commettere errori.
Per ricordare i caduti di guerra nel 1828 è stato realizzato un enorme monumento posto al centro dell'attuale Piazza Vittorio Emanuele, quella a Sud. Quel monumento realizzato dallo scultore Edoardo Simone di Brindisi innalzandosi verso il cielo termina con la spada del milite, come a raccogliere i fulmini e le saette della guerra, nel gesto di protezione verso la città. Il monumento ai caduti di guerra, si racconta, è l'unico esempio di scultura in Italia in cui viene rappresentato il dolore non degli eroi morti e caduti in guerra, ma di chi resta in terra, dei familiari, degli amici, dei fratelli e delle sorelle.
Quel monumento da nove mesi non è più illuminato, e da quattro mesi uno dei pali che delimitano i quattro angoli è stato abbattuto senza che nessuno, dico nessuno, abbia pensato a rimetterlo al suo posto ridandogli la luce.
Insomma un monumento ai caduti di guerra buio e mutilato, a simboleggiare il buio e la mutilazione in cui è caduta questa amministrazione ormai da mesi troppo impegnata in azioni cospirative interne e in personalismi, che stanno facendo perdere di vista il bene comune della nostra città.
ON. PIERFELICE ZAZZERA
Coordinatore regionale IdV