LE FIAMME GIALLE DI MONOPOLI INFLIGGONO UN DURO COLPO AL CONTRABBANDO

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La Guardia di Finanza di Monopoli, agli ordini del Maggiore, comandante Ciro Rutigliano,  ha eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti coinvolti nel contrabbando di sigarette. L’accusa per loro è di associazione a delinquere finalizzata all’importazione di sigarette di contrabbando su base transnazionale. Le ordinanze odierne sono state emesse dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. I cinque fermati apparterrebbero ad un’organizzazione di contrabbandieri che avrebbe fatto entrare sul territorio italiano consistenti quantitativi di tabacchi lavorati esteri. A finire in manette il 38enne Pasquale Chiantera, ritenuto a capo dell’organizzazione, il 25enne Mino Abbatepaolo, il 30enne Donato Colavitti, il 42enne Giuseppe Martucci ed il 58enne Mariano Vozza. Tutti di Polignano a Mare tranne Vozza che risulta residente in Polonia. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate una tonnellata di sigarette di contrabbando, tre automezzi, un’azienda agricola che fungeva da copertura per l’attività illecita ed un bar a Polignano, ritenuta “base logistica” del gruppo criminale. I traffici del gruppo riguardavano soprattutto l’Est Europa grazie alla complicità di persone sul posto. Una vera e propria multinazionale del contrabbando con basi all’estero. Le sigarette provenivano da Croazia, Bosnia, Polonia ed Ungheria a seconda della particolare situazione del momento: quando i contrabbandieri venivano sorpresi in uno Stato spostavano i propri traffici in un altro. Tradizionali i metodi utilizzati per il trasporto delle sigarette, che viaggiavano in tir con doppi fondi. A copertura dell’illecito era stata creata apposta una ditta per il commercio di “legna da ardere”. Particolare rilievo nell’organizzazione lo rivestono le donne: in particolare una donna bosniaca che fungeva da traduttrice ma anche da organizzatrice per il sodalizio criminale in Bosnia.