La risposta al sindaco Romani dell’On. Pierfelice Zazzera
Gentile Direttore,
è bastato poco per far saltare i nervi al sindaco Romani, forse troppo accalorato dalle temperature agostane e dai problemi amministrativi. Non replicherò ai suoi insulti, che offendono l'intelligenza solo di chi li ha proferiti.
Ma per prima cosa regalerò al nostro sindaco copia degli atti Parlamentari, così potrà rilegarsi il mio operato. Magari potrà cominciare a studiare, considerato che è alla ricerca di una nomina alla poltrona di Montecitorio.
Spero davvero di terminare il mio mandato prima del tempo, significa che ci siamo finalmente liberati della vera vergogna nazionale: Berlusconi, il berlusconismo, i vari lacchè.
Di questo sindaco invece ricorderemo certamente il faccione sui 6×3 che annunciano le sue interviste, gli striscioni "Lavori in corso" e il via vai di assessori che si dimettono dalla giunta al ritmo di uno a settimana.
Ma cosa ho fatto di così grave per meritare gli insulti di Romani?
(continua)
Ho fatto quello che ogni cittadino dovrebbe fare di fronte ad un atto di illegalità, come quello di sversare materiale inquinante in mare. Ho chiamato l'organo di controllo della Regione Puglia, l'ARPA. Ho ascoltato i cittadini organizzatisi in comitato. Ho scritto al sindaco.
A Cala Corvino dal 27 luglio scorso è stato denunciato lo sversamento di materiale inquinante oleoso, maleodorante e che "tinge la pelle come inchiostro". Mi sarei aspettato un approfondimento della vicenda. E invece si è fatto finta di niente.
Anzi come ha ammesso lo stesso sindaco "non potevamo vietare la balneazione, mettendo a rischio la stagione e gli imprenditori della zona". La stagione e gli imprenditori quindi contano più della salute dei cittadini, più del rischio di trovarsi di fronte a sostanze nocive.
Ma c'è qualcosa di più grave.
Il sindaco riceve il 23 agosto scorso dall'ARPA una nota che lo invita a vietare la balneazione in zona Grotta delle Vergini, seppur a scopo precauzionale. Il primo cittadino ha tenuto nascosto alla Città quella notifica e solo a stagione ormai chiusa ha emesso l'ordinanza di divieto costretto dall'ARPA, dalle lamentele dei cittadini e dal sottoscritto.
Un'altra cosa il sindaco evita di dire.
Quello sversamento a Cala Corvino non è un fenomeno naturale, ma è dovuto all'azione criminale di una mano umana che andrebbe fermata quanto prima. La falda inquinata infatti sfocia a valle della zona industriale. Non sarà difficile individuare il responsabile!
Caro Sindaco, non è nascondendo la verità che si salva la città turistica e il settore imprenditoriale, perché sarebbe come mettere la polvere sotto il tappeto. Il territorio va salvaguardato dalle aggressioni di persone senza scrupoli perché è un bene prezioso, è il nostro oro, la ricchezza di questa città, perché fa muovere l'economia e crea posti di lavoro.
Non basta scrivere città turistica su qualche cartellone e attendere che arrivino gli ospiti, perché poi bisogna farli tornare.
ON. Pierfelice Zazzera
Deputato IdV