La posizione del Partito Democratico sul nuovo PUG

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Egregio Direttore
approfitto della sua ospitalità per intervenire sull’argomento scottante di attualità, il Piano Urbanistico Generale che  sarà  già in Aula nel momento in cui il suo giornale viene dato alla stampa.
Intendo manifestare  chiaramente la posizione del Partito Democratico sulle polemiche di questi giorni, sull’iter di approvazione del Piano e sul suo contenuto, cercando anche di ricordare, non senza una punta di orgoglio, che nella passata consiliatura il Partito Democratico fu l’artefice di questo Piano che fortemente volle, che scrisse nel suo disegno generale,  nei  contenuti politici e  nella indicazione degli indirizzi di pianificazione, sia  attraverso la scelta del  progettista e sia supportando   costantemente tutta la azione e le scelte di quest’ultimo, e sia anche superandone talune con la approvazione di un maxi emendamento in Consiglio. ( continua )

Il PD e i suoi alleati portarono per molti mesi ai cittadini  le problematiche e le scelte del Piano con uno strumento di partecipazione inedito,  il Partecipapug, che ebbe  grande successo di partecipazione, e riconoscimenti a livello nazionale, e infine portarono il Piano alla approvazione del CC del 22 dicembre 2007 e lo  votarono insieme al rappresentante della lista dei Liberi cittadini, mentre  tutti i consiglieri di  opposizioni di allora (oggi Sindaco, Assessore alla Urbanistica, Presidente del Consiglio, ecc.)  uscirono fragorosamente dall’aula dopo sei ore di contumelie indirizzate alla  maggioranza e al progettista Prof.Oliva .
Dopo le elezioni dell’aprile 2008 perse dal PD e il cambio di Amministrazione  a Palazzo di città, non ci siamo mai stancati di ricordare, sollecitare, pungolare la maggioranza di centro destra a dare corso alla promessa elettorale, che essa stessa aveva fatto ai cittadini,  di portare comunque avanti il PUG: temevamo il suo accantonamento  e la perdita di una grande opportunità per la città  visto che  importanti esponenti della nuova maggioranza e della amministrazione continuavano a definirlo pubblicamente e ripetutamente, senza essere smentiti dal Sindaco,   “un piano di m…..” .

L’Amministrazione si è presa un anno e mezzo per rispondere alle osservazioni, giustificando il tempo trascorso con vizi del Piano, regolarmente poi risultati inesistenti; in realtà il tempo è servito ad altro e cioè a  “convincere”  i progettisti e “far quadrare i conti”.
Le  polemiche di questi giorni sono il frutto delle contraddizioni del centro destra, e addirittura interne a questo schieramento, tra la necessità politica del Sindaco di dover portare in aula il PUG sulla spinta della città che lo reclama, e la non ancora completa soddisfazione di tutti gli “appetiti” che in questo anno e mezzo, con il sistema delle quasi  500 osservazioni, sono stati favoriti,  allevati e coccolati  dagli attuali  “padroni” del Palazzo.
Per questo il Capogruppo del PD grida a gran voce sui giornali  e in tutte le sedi istituzionali il suo disappunto per la  mancanza di conoscenza  e di approfondimento tecnico e politico da parte della città, degli operatori e degli stessi consiglieri di maggioranza ed opposizione del Piano così come oggi risulta modificato – e non poco –  dalle Osservazioni.
Per questo il PD e il suo capogruppo hanno chiesto più volte le dimissioni dell’Assessore Barletta.
Per questo il PD si stringe e solidarizza intorno al Capogruppo Risimini attaccato  scompostamente sulla stampa dal menzionato Assessore Barletta con assurde  accuse personali  e con pesanti quanto infondate illazioni,  che qualificano  solo chi le fa  il quale ritiene persino di avere la statura per ergersi a maestro e  giudice dei buoni e dei cattivi tra i banchi dei suoi avversari politici vecchi e nuovi.
La documentazione tecnica delle risposte alle osservazioni ancora questa mattina in cui scrivo (22/7) non è stata consegnata in maniera completa ai consiglieri, cosicché ancora non è iniziata per la minoranza, ma neanche per la maggioranza, l’esame approfondito e tecnico delle risposte a queste osservazioni.
Ad oggi non è stato fatto neppure un incontro dei consiglieri con il progettista, o con i suoi collaboratori, nei quali venga spiegato l’impatto complessivo sul Piano delle modifiche rivenienti dalle osservazioni.
Per non parlare della mancanza del dibattito pubblico sui temi; la  Amministrazione ha deciso che il deliberato verrà  votato per grandi temi e non per singole osservazioni, come pure dovrebbe essere, privando sostanzialmente il dibattito e la espressione consiliare della possibilità di scegliere tra osservazioni accoglibili e non accoglibili, ma consentendo solo un rinvio alle risposte formulate  dai tecnici che,  “messi sotto” dalla forza della Maggioranza ed anche dalla stanchezza di un lavoro di ormai più di  tre anni,  ci sembra si siano piegati a soluzioni che in precedenza avevano fortemente osteggiato.
Temiamo che questa Amministrazione, che oggi preme per portare in aula in Piano, voglia fare un blitz !!!
E non solo alla opposizione o ai cittadini, ma ai suoi stessi consiglieri, che devono votare allineati e coperti e soprattutto senza conoscere i dettagli.
Il blitz,  nelle intenzioni ormai non nascoste dei suoi protagonisti, darà al Sindaco Romani il merito della approvazione del Piano e ai “supporter” di maggioranza tutto il “cemento” che era stato negato nella versione adottata del Piano.
E veniamo a contenuti del Piano, come risulterà a seguito delle osservazioni, per quel che è possibile oggi  comprendere e divulgare nel breve spazio di una lettera.
Più cemento sulla zona già realizzate della città, e cioè possibilità di sopraelevazione nelle cd. “ Zone di completamento”: ci chiediamo se reggeranno i servizi, i parcheggi e la viabilità di una città di per sé già carica e disordinata.
Cemento sulle cd “invarianti strutturali”, e cioè sulle coste (anche a meno di 300 mt dal mare), sulle lame, al limitare dei boschi, nelle zone a rischio di dissesto idrogeologico  ecc.
Tanto cemento al Capitolo, sia per la modifica dell’indice di edificazione che  per la  eliminazione della contestualità tra residenza e turistico (espediente da noi fortemente voluto in sede di adozione per favorire un reale sviluppo turistico), ed anche  con la  possibilità per qualcuno di utilizzare  indici del vecchio PRG (10 invece di 1) per le  nuove destinazioni residenziali, cosicchè il Capitolo diverrà entro pochissimi anni prima un cantiere e poi una distesa di villette a vendere, e senza alcun impianto turistico destinato allo sviluppo della economia.
Un incremento delle “stanze” previste dal Piano, senza una vera esigenza ma solo per accontentare amici e sodali,con grande rischio per l’equilibrio generale e per il parere finale della Regione, che ha già fissato il numero massimo di stanze assentibili.
Questo è il nuovo  Piano che sta venendo fuori dal rimestamento del Centro Destra.
Peraltro il Centro Destra sta adottando un sistema di discussione e votazione che mira alla minore comprensione possibile del Piano  emendato dalle Osservazioni e alla sua votazione più celere, ma meno democratica possibile, e in questo tour de force forse lascerà per strada, con il beneplacito della burocrazia comunale, pezzi di legittimità del provvedimento.
Diciamo questo perché vogliamo bene al Piano e alla città e vogliamo che venga approvato,  ma temiamo che esso venga stravolto e piegato agli interessi di pochi.
E temiamo anche che con le forzature in corso esso possa essere rinviato al mittente dalla Regione o addirittura impugnato da qualcuno per vizi di legittimità.
Non possiamo che affidarci ormai alla preparazione ed al coraggio dei Consiglieri Comunali nostri e degli altri partiti di opposizione, che affronteranno in aula questa difficile battaglia, e all’attenzione dei cittadini attenti e volenterosi che dovranno darci la spinta ed essere presidio e  garanzia della tutela del  bene collettivo.
Cordialmente
Giovanni Lacitignola
Segretario del Partito Democratico di Monopoli