La CASTA non è mai uguale a noi
Lettera alla nostra redazione
Le invio questa umile segnalazione da parte un cittadino amareggiato nel vedere come i famosi privilegi della casta
esistono eccome. Mi rendo conto di affrontare un tema delicato come la salute riguardo un malato oncologico ,ma sé questo malato è un ex senatore la cosa è diversa. Nel pieno e assoluto rispetto della sua grave patologia, non posso però farvi notare, che a differenza di tutti gli altri ammalati, è ricoverato da più di un mese in una stanza singola del reparto di chirurgia del S. Giacomo compreso di vitto e libero accesso a tutte le ore per i suoi parenti. Mi chiedo. Si parla tanto di contenere le spese e pazienti con minori risorse e raccomandazioni devono curarsi a domicilio con l'aiuto dell’Associazione tumori con l'aggravio di spese di assistenza e badanti varie. Ho avuto anche io un parente vicino ricoverato per analoghi problemi ma dopo pochi giorni è stato dimesso e nelle difficili fasi finali della sua malattia è stato a casa e non in una comoda stanza singola a spese dei contribuenti.
Concludo ribadendo il rispetto per la persona in oggetto, ma certi privilegi ci fanno sentire cittadini di serie B. Le faccio un unico esempio durante la visita medica e durante le ore di lavoro mattutine e pomeridiane del reparto io e gli altri parenti eravamo in sala d'aspetto, fatti uscire con modi anche bruschi, a volte dal personale, mentre i parenti del senatore entravano ed uscivano a loro piacimento. Non so se il mio sfogo servirà e non pretendo la ragione ma la CASTA non è mai uguale a noi anche nella salute.