Il dramma di coloro che non hanno casa
Ci scrive Franco Muolo, ex Assessore Comunale
Gentile Direttore,
il problema del costo degli alloggi, nonostante la grave crisi economica in atto,
tocca pure Monopoli, dove la frenetica attività dei costruttori nell’esaurire le
ultime aree edificatorie previste dal vecchio piano regolatore sta facendo lievitare
i prezzi delle case anziché diminuirli. Se l’approvando Piano urbanistico generale
non porrà rimedi efficaci, la “bolla immobiliare” scoppiata altrove qui non
esplicherà i suoi effetti. Infatti senza altre aree edificabili disponibili non è
possibile costruirne ancora, atteso che la fame di abitazioni tende a farle
rincarare. Dunque, condizioni proibitive specialmente per le giovani coppie che
ostacolano la formazione di nuove famiglie e costringono a emigrare. In un recente
dibattito pubblico tenutosi presso la chiesa del Carmine, presenti numerosi
cittadini, una folta schiera di tecnici, sindaco e assessore al ramo è stato detto di
tutto e di più sulla necessità di accelerare o meno la completa adozione del nuovo
piano urbanistico generale. Si è discusso molto di grandi opere di pubblica utilità o di pubblico interesse da concretizzare con l’approvazione definitiva del Pug auspicando la creazione di un ufficio di Piano pubblico-privato di supporto alla civica amministrazione. E ben venga. Nessuno, però, ha toccato il dramma di quanti vorrebbero costruirsi una casa per conto proprio, reso ancora più disperato in tempi come quello che stiamo vivendo. Ovviamente l’apertura di nuovi cantieri aumenta la possibilità di occupazione generale e tende ad allentare i morsi della crisi. Ma, mi chiedo: perché la tanto sognata abitazione dev’essere per forza acquistata da un'impresa privata che necessariamente deve inseguire il profitto
vendendo a un prezzo pressoché doppio di quello di una realizzazione in economia
diretta? E per quale motivo una coppia che vuole costruirsi una casa deve per forza
inserirsi in una cooperativa per raggiungere lo scopo, visto che al momento non sono reperibili sul mercato suoli.
Franco Muolo