Il comitato “Tutela Coste” non sarà presente alla manifestazione “No petrolio”

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 "Sarà una passerella", lamentano i componenti che per primi hanno seguito la questione e che procedono con altre iniziative

MONOPOLI (Ba) – Non ci sarà. Il Comitato Tutela Coste, con il suo coordinatore Donato Cippone, ha deciso di non partecipare alla manifestazione che si terrà a Monopoli sabato 21 gennaio per dire no al petrolio. Non ci sarà non perché non condivida il problema, ma perché per i componenti si tratta di un’iniziativa strumentale, nella quale istituzioni e forze politiche, che finora sulla questione hanno dimostrato un’inerzia totale, saranno solo impegnate a fare bella mostra di sé. "Questa manifestazione – denunciano – ha tutto il sapore della passerella politica". Sono altre le azioni che andavano messe in campo. E con i suoi, Cippone che per primo, ormai anni fa, all’hotel Cala Corvino ha convocato una riunione del comitato "No Petrolio, sì energie rinnovabili" per affrontare il problema e dando così di fatto avvio ad un movimento di opinione sul tema petrolio, ha già portato avanti molteplici iniziative. Sensibile a 360° al tema ambientale, si è presentato a settembre in consiglio comunale chiedendo l’approvazione alla massima cittadina di una mozione urgente circa il problema degli sversamenti di sostanze inquinanti nel tratto di mare nei pressi di Cala Corvino. Il documento, come si ricorderà, fu discusso e votato a favore da tutte le forze politiche. Sembrava fosse stato dato un segnale forte al problema.

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Ma nulla di più è stato fatto. Eppure nel dispositivo della mozione approvata il termine di intervento per ulteriori approfondimenti e iniziative era "immediatamente". "L’ordine del giorno – continuano dal Comitato Tutela Coste – non ha avuto seguito". Anche a livello regionale le cose non sono andate meglio. "Tutte le nostre istanze a Vendola, sono rimaste lettera morta, priva di qualsivoglia riscontro", dicono. Da ricordare poi la presa di posizione, molto chiara, del comitato sulla questione del petrolio: no alle trivelle nel mare di Puglia. Con questo obiettivo, i componenti del gruppo insieme ad altre associazioni, comitati, movimenti e parlamentari pugliesi, si sono dati da fare. Un’andata a Roma a inizio dicembre ha segnato l’avvio di un dialogo con il governo Monti. In questa occasione è stato consegnato a Tullio Fanelli, sottosegretario all'Ambiente e alla tutela del Territorio e del Mare, un appello finalizzato a far sospendere, quanto prima e temporaneamente, in attesa che possano essere revocate in maniera definitiva, le concessioni governative rilasciate nel 2007 alla Northern Petroleum, la società londinese che sta effettuando prospezioni sismiche nel tratto di costa tra Ostuni e Brindisi. "Ci appelliamo adesso – concludono i componenti del Comitato Tutela Coste – alla Magistratura e alle autorità competenti, uniche istituzioni in cui i cittadini ancora credono. Proseguiamo inoltre con il dialogo e con il confronto con il governo Monti che ha ereditato questa patata bollente dal precedente governo Berlusconi, lamentando sulla questione ancora una volta il ritardo compiacente della Regione e degli enti locali pugliesi".

Ufficio Stampa del Comitato Tutela Coste