GELA-MONOPOLI

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Come sempre…ricominciamo insieme!

Una trasferta difficile e spossante, sviluppatasi sotto cattivi auspici e poi finita male ha caratterizzato l’ultimo week-end della tifoseria biancoverde e del nostro amatissimo Gabbiano.

Al viaggio travagliato e vessato dei 150 gabbianotti, si è aggiunta la mordace “somministrazione” equivoca e malefica di una maglietta disgraziata e dei suoi colori (a noi totalmente invis)i che hanno fatalmente interrotto la lunga imbattibilità e il magnifico volo del Gabbiano che perdurava dalla prima giornata di ritorno del campionato di Serie D.
Dall’angolo più recondito della Sicilia, il Monopoli non prima di aver dimostrato tutto il suo indomito coraggio, viene battuto da una squadra, a mio avviso troppo frettolosamente ritenuta superiore e, visto che non ha del tutto dimostrato quello che di lei si preventivava e si temeva, altrettanto sbrigativamente accreditata sul campo di ingiustificato timore soprattutto dagli stessi giocatori biancoverdi.
Un paio di macroscopici errori della nostra difesa, frutto della paura, ci hanno condannato a bere quest’anno per la prima e speriamo ultima volta, dall'amaro calice della sconfitta, e farci rimpiangere al di là dell’ ottima prova di tutta la squadra, di Migliozzi e di Garofalo, l’assenza sia di Caridi che di Galetti probabilmente più avvezzo al clima gladiatorio impresso dai gelesi nei prodromi della gara il primo, e più utile a mantenere alto il nostro baricentro il secondo.
La sconfitta, per la verità non del tutto inattesa, comunque divide l’ambiente della tifoseria tra fatalisti e incontentabili e quest’ ultimi, di poco maggioritari, sembrano rimproverare alla squadra proprio i primissimi minuti della gara, quando in rapida successione, hanno concesso agli avversari una grossa occasione e un gol che hanno poi determinato l’abbrivio psicologico del match e incendiato gli animi dell’intorpidita tifoseria gelese. Dai due episodi incriminati, emerge, insieme alla carenza organica (pur in svantaggio, abbiamo incredibilmente terminato la gara senza attaccanti di ruolo) quello che ritengo sia il nodo più preoccupante per i nostri sogni e per le prospettive di Leo Bitetto, il quale, prima di dichiararsi soddisfatto dalla prestazione dei biancoverdi, sin dal 95’ di Gela, avrebbe dovuto porsi il semplicissimo ma importante interrogativo relativo al tema della concentrazione e della personalità della squadra e delle prestazioni sinora allarmanti del suo omonimo fantasista. A prescindere dalle assenze sempre possibili e dalle eventuali nuove soluzioni, questo Monopoli seppur in compresenza di particolari condizioni ambientali e di complessi agguerriti e aggressivi come quello siciliano e come quello che ci tocca ospitare domenica prossima, non deve assolutamente entrare in campo con apprensione o eccessivo timore, ma con il carattere e la concentrazione che lo ha sinora contraddistinto.
Intanto il Sorrento ha preso il volo che avremmo dovuto prendere noi e porta a sei i punti del proprio vantaggio. Benché ogni tifoso sia preparato a seguire le sorti della programmazione “ufficiale” impostata dai Ladisa, intimamente è altrettanto convinto che il Gabbiano possegga in sé proprio quelle prerogative disattese a Gela, e quindi sia in grado di affrontare la rincorsa ai rossoneri campani o comunque superare ogni genere di ostacolo e ogni genere di avversità. Per questo tutti i tifosi, dimostrando di non perdersi d’animo e di non deprimersi per questa sconfitta mostrano grande fiducia e confidando in pochi ma opportuni ritocchi, rinnovano il proprio amore per i colori biancoverdi e il proprio massiccio aiuto sin dal prossimo impegno con il Vigor Lamezia (ex squadra di Galetti). A gran voce si chiede alla squadra di non smarrire la strada maestra e di essere sempre pronta a lottare per un punto in più, così come mai l’ha persa nel suo storico peregrinare e a qualsivoglia latitudine l' incommensurabile tifoseria. Riprendiamo dunque quel volo forse troppo prematuramente interrotto da una duplice e sfortunata casualità più che dagli avversari sin da domenica prossima e facciamo risuonare nelle nostre strade e nel passaparola settimanale un solo imperativo: ”tutti al Veneziani !!!”.