Ex contrabbandieri con il vizio del furto d’auto arrestati dalla Polizia di Monopoli

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MONOPOLI – Ex contrabbandieri con il vizio del furto d’auto. E se il “cavallo di ritorno” non andava a buon fine le vetture finivano smontate sul mercato parallelo dei pezzi di ricambio. Un’attività che rendeva bene ai 3 fasanesi, G.Q. (44 anni), arrestato anche per la violazione degli obblighi della sorveglianza speciale, di A.A. (29 anni), di P. P. (35 anni). Con loro anche un insospettabile, R.F. (29 anni), vicino della villetta utilizzata come base operativa dal gruppo a Laureto ai confini con il territorio di Locorotondo.
Sono stati tutti individuati e arrestati dagli agenti al comando del vicequestore del locale Commissariato di pubblica sicurezza, Francesco Triggiani dopo un’intenso lavoro di intelligence.  La loro attività scendeva dalla Valle d’Itria al Sudest barese. A Gioia del Colle, ad esempio, a fine febbraio, era stata rubata dal gruppo la Seat Leon TDI grigio chiaro, utilizzata per i loro colpi. Con doppia targa e centralina modificata per aumentare la potenza del motore.  La villetta è stata individuata dopo una lunga serie di attività investigative da parte degli uomini di Triggiani, e di appostamenti durati almeno una ventina di giorni, fatti con l’utilizzo di mezzi tecnici forniti dalla polizia scientifica. Il gruppo, infatti, non utilizzava cellulari, per non destare sospetti. Veniva allertato da eventuali presenze inopportune all’esterno della villetta, da una telecamera a raggi infrarossi. Un’attività condotta con massima prudenza e ogni macchina rubata e in transito, veniva preceduta sia in uscita che in entrata da altre macchine e da un uomo con una torcia elettrica. Perché le attività del gruppo si svolgevano soprattutto di notte. Nella villetta viveva il Quaranta, ma nel vano sottostante, dove gli agenti hanno rinvenuto la Leon, c’era anche uno scooter Yamaha rubato a Conversano ai primi di marzo e una Citroën C3 rubata a Martina Franca 3 giorni fa. Si ipotizza che in assenza di riscatto, la vettura avrebbe subito la stessa sorte delle altre 5 forse 6 di cui sono rimaste solo le chiavi, ossia lo smontaggio immediato. Pezzi che finivano, secondo quanto accertato dagli inquirenti nella rivendita di pezzi di ricambio, con licenza poi rivelatasi diversamente intestata, di un altro fasanese, P.B (44 anni) con deposito nella zona industriale di Fasano. È stato denunciato a piede libero per ricettazione.
Nella villetta e nella Leon, sono stati trovati attrezzi da scasso pesante, tra cui tronchesi, un flex diamantato, martelli e pinze di varie misure, leve di acciaio, ma anche un lampeggiatore, una paletta da poliziotto falsa, e contrassegni vari (guardia forestale e ordine dei Medici).