Difensore Civico:”Tutti, ora, vogliono salire sul carro dei vincitori”

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Ci scrive, l'Avv. Laura Di Bari, che ha vinto il ricorso al TAR Puglia

Egregio Direttore,

chi le scrive è una dei 3 che hanno presentato ricorso al TAR per contestare la nomina del rag. Laghezza a difensore civico.Credevo fosse sufficientemente acclarata l’illegittimità della suddetta nomina e che ci si dovesse semplicemente rimettere alla nuova decisione del Consiglio Comunale di Monopoli, alla luce dei dettami offerti allo stesso dal Tribunale Amministrativo.A seguito, però, delle dichiarazioni del rag. Laghezza, ho ritenuto doveroso puntualizzare alcuni aspetti della vicenda che, altrimenti, potrebbero essere taciuti o, peggio ancora, travisati.
Il sig. Laghezza, che non ho mai avuto il piacere di conoscere e che, quindi, spero non prenda le mie parole come un mero attacco personale, ha affermato che il TAR “non ha detto che non possiedo(e) i requisiti”.
Ciò non è vero, in quanto è proprio ciò che si evince dalle statuizioni dell’organo giurisdizionale adito.
In più Laghezza ritiene “assurdo riservare ad un’elite di laureati e di parlamentari la carica di difensore civico”.
Tralasciando la considerazione che, ormai, essere laureati non è riservato a pochi eletti, personalmente ritengo assurdo affidare una carica, come quella di difensore civico, a chi non abbia le necessarie competenze giuridiche per svolgere al meglio i compiti propri di tale ufficio. Il difensore civico, infatti, è colui il quale dovrebbe svolgere un ruolo di garante dell'imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione, segnalando gli abusi, le disfunzioni, le carenze ed i ritardi dell'amministrazione nei confronti dei cittadini e non colui che viene nominato a seguito di un “eccesso di potere”. Compito del difensore civico non è sostituirsi all'amministrazione, ma aiutare l'amministrazione stessa a riconoscere i propri errori ed a correggerli, in tal modo assicurando tutela al cittadino che di quegli errori è stato vittima.
Credo che sbagliare sia umano ma perseverare nell’errore sarebbe inaccettabile.
Quindi la pretesa, da parte del rag. Laghezza, che il “Comune cambi lo statuto” non deve assolutamente essere presa in considerazione.
Non sarebbe decoroso che, per mantenere salda la poltrona, si faccia in modo di cambiare le regole a proprio piacimento.
E che direbbero, allora, i non laureati che avrebbero potuto partecipare al concorso?
Laghezza parla di “casta”, ma a quale casta si riferisce?
“Richiama il Consiglio al rispetto degli impegni”: ma di quali impegni parla?
Egli chiede un provvedimento che agevoli esclusivamente la sua persona.
Prenda atto dell’illegittimità della sua nomina e accetti la decisione del TAR oppure, qualora lo ritenga opportuno, faccia appello al Consiglio di Stato.
Concludendo, io confido nell’operato del Consiglio Comunale di Monopoli che, se pur ha inciampato il 30 gennaio scorso, ritengo sia in grado di operare la giusta scelta, attribuendo la carica di difensore civico a chi ha dimostrato di poter fare la differenza, prendendosi anche dei rischi.
Infatti, come al solito, tutti ora vogliono salire sul “carro dei vincitori”, ma non scordiamoci che tra tutti i candidati alla carica di difensore civico, dopo la nomina di Laghezza, solo in  3  abbiamo deciso di fare ricorso, dopo comunque aver chiesto a tutti di aderire alla nostra iniziativa.

Avv. Laura Di Bari