Deposito Carburanti: Zazzera (IDV) Il sindaco Romani apra discussione con la città

229

"Ho avuto modo di approfondire con il Capo Ufficio Generale dismissioni immobili del Ministero della Difesa, nella persona del Generale Luigi Lo Conte, la situazione del IV deposito Carburanti di Monopoli che, stando alle informazioni ricevute, risulta certamente nell'elenco delle proprietà del demanio militare da dismettere con riferimento alla zona capannoni. Tuttavia va anche detto che la pubblicazione di questo elenco non costituisce il presupposto per l'immediata cartolarizzazione del bene o per la sua destinazione ad usi differenti che al momento non c'è perché sono necessari passaggi successivi con il coinvolgimento degli enti locali.". A dichiararlo l'on. Pierfelice Zazzera, deputato monopolitano dell'Italia dei Valori.

"Certamente il Ministero della Difesa che ha confermato un pregressocontatto con il sindaco Romani senza successivo seguito al momento nega di avere ricevuto una proposta dal Comune – prosegue Zazzera – che consenta all'amministrazione militare di sottoscrivere un protocollo d'intesa con gli enti locali, a cui dovrà seguire una variante urbanistica dell'area, il cui valore sarà determinato quest'ultimo da magistrati della Corte dei Conti".

"Allo stato attuale – conclude il deputato – nonostante i contatti pregressi tra il Sindaco e il Ministero della Difesa, non esistono però proposte concrete da parte del Comune al fine di realizzare un protocollo d'intesa che metta nero su bianco la destinazione del IV deposito carburanti. Va detto che l'area costituisce una risorsa importante per la Città che, se valorizzata, potrebbe diventare una grande opportunità di sviluppo. E' bene in tal senso che l'amministrazione si attivi ad aprire una discussione a trecentosessanta gradi coinvolgendo i cittadini e tutte le rappresentanze sociali della città (imprenditori, sindacati, professionisti, associazioni, ecc) al fine di condividere possibili soluzioni per l'area interessata. Mi auguro resti fermo un elemento irrinunciabile per la sostenibilità della città, che l'area non venga destinata a operazioni speculative edilizie o a idee di sviluppo ad elevato impatto ambientale e inquinante per il nostro territorio".