Depositati al Consiglio di Stato i ricorsi della Northern Petroleum contro Regione Puglia
Depositati presso il Consiglio di Stato i ricorsi della Northern Petroleum contro Regione Puglia, Comune di Ostuni, Comune di Monopoli, Comune di Carovigno per le sentenze del TAR 01295/2011, 01296/2011, 01341/2011.
Le sentenze sopra citate annullavano i decreti ministeriali di conferimento di istanza di prospezione geosismica nell’ambito dei permessi d60 F.R-.NP, d61 F.R-.NP e d149 D.R-.NP.
Il TAR Puglia – Lecce, sez. I, nel corso della camera di consiglio del 9 marzo 2011 con l’intervento dei magistrati Antonio Cavallari (Presidente), Carlo Dibello (Primo Referendario, Estensore), Claudia Lattanzi (Referendario), aveva annullato i permessi poiché la Northern Petroleum aveva illegittimamente scorporato il progetto in più lotti su aree di mare che, anche lo stesso Ministero dell’Ambiente, ha ammesso essere adiacenti, così impedendo la doverosa valutazione unitaria di impatto ambientale.
Il TAR, accogliendo i ricorsi, aveva riconosciuto quanto "l’impatto ambientale del quale si discute appare davvero imponente" e quanto fosse doveroso richiamare "il principio di precauzione che costituisce regola fondante dell’azione ambientale , in uno ai criteri ulteriori descritti dall’art 3 ter del d.lgs 152/2006.
Dal principio di precauzione deriva l’esigenza di un’azione ambientale consapevole e capace di svolgere un ruolo teso alla salvaguardia dell’ecosistema in funzione preventiva , anche quando non sussistono evidenze scientifiche conclamate che illustrino la certa riconducibilità di un effetto devastante per l’ambiente ad una determinata causa umana".
Soltanto una decisione favorevole del Consiglio di Stato potrebbe probabilmente fermare l’avanzata delle ditte del petrolio accogliendo in pieno le istanze degli Enti, dei comitati e delle associazioni che hanno difeso, e continuano a difendere, l'incredibile diversità e importanza biologica e paesaggistica della nostra costa e del nostro mare.
Per contrastare i forti interessi petroliferi è necessario un lavoro congiunto che ha come obiettivo la salvaguardia del nostro mare, del nostro clima e del nostro futuro.
dott. ing. Giuseppe DELEONIBUS