Dai Verdi riceviamo e pubblichiamo

248

Sempre più ampi e importanti settori della società (economici, sociali, politici) stanno acquisendo grossa consapevolezza rispetto a scelte indirizzate verso la sostenibilità.
“Ultimamente si sente sempre più parlare di abitazione sana, casa sicura, biocasa ma non tutti hanno approfondito il concetto che si pone l'architettura bioecologica e cioè la salubrità del costruito preoccupandosi di non recare danni all'ambiente, anche attraverso i processi di produzione edilizia, in sintesi BIOARCHITETTURA” – così dice Tullio Torre, segretario provinciale dei Verdi e candidato alle prossime elezioni provinciali, intervenendo al Convegno sull’Edilizia sociale Ecosostenibile di mercoledì 27 maggio 2009. (continua)

“Attualmenteper molti architetti questo modo di progettare è, addirittura, l'unico possibile, proprio perché tiene in considerazione tutte le esigenze dell'uomo in quanto tale, senza dimenticarne l'inserimento nell'ambiente.
Progettare e realizzare edifici eco-sostenibili per ridurre i consumi, consentire agli utenti di risparmiare sui costi dell’energia e compiere una scelta consapevole a favore dell’ambiente senza rinunciare all’efficienza, con la prospettiva per i costruttori di acquisire nuovi spazi di mercato, grazie alla certificazione di compatibilità in grado di rendere più competitiva l’edilizia verde”.
“Dovremmo puntare anche su Monopoli – continua Tullio Torre – a incentivare la costruzione secondo gli standard Leed (Leadership in energy and environmental design), che sono parametri adottati per l’edilizia sostenibile: sviluppati negli Stati Uniti, indicano i requisiti per costruire edifici eco-compatibili, capaci di funzionare in maniera sostenibile e autosufficiente sotto il profilo energetico. Questi standard costituiscono un sistema di rating per la progettazione di edifici verdi: toccando tutto il processo e ogni parte dell’edificio, il Leed sfrutta ogni possibilità di ridurre l’impatto ambientale e le emissioni nocive degli edifici in costruzione.
I vantaggi competitivi sono la certificazione da parte di un ente terzo, passaggio fondamentale per ottenere l’apprezzamento del mercato, ma anche la valutazione di sostenibilità in tutto il processo, dalla progettazione ai cantieri, dai materiali impiegati alle performance energetiche”.
Secondo Tullio Torre, che ha preso parte a diversi Convegni sul “Costruire ecosostenibile”, in qualità di esponente tecnico dei Verdi “alcuni esempi significativi di approccio, che dovrebbero guidare i criteri di pianificazione sono:
– il diritto al sole; nei piani strutturali, individuazione di aree costruibili laddove vi sia adeguato soleggiamento, per poter sfruttare a pieno questa risorsa. Nei regolamenti urbanistici ed edilizi, norme che impongano di costruire gli edifici a distanze ed altezze tali da non costituire ostruzione gli uni sugli altri nei momenti dell’anno in cui necessita la loro esposizione al sole.
– l’analisi climatica e dei venti prevalenti: è possibile immaginare i danni che proverrebbero dal pianificare una zona industriale laddove i venti prevalenti condurrebbero gli inquinanti ad interessare le zone residenziali.
– in agricoltura recupero filologico del paesaggio agrario, disciplina delle colture e delle modalità di coltivazione ecc.
– analisi del valore preventive rispetto alle realizzazioni delle viabilità; valutazione energetica rispetto al tracciato di minor impatto, di minor costo e di maggior efficienza”.

Ing. Giuseppe Deleonibus
Presidente cittadino dei VERDI per la Pace