Da RC una piattaforma per l’Eco Leather

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Attraverso un comunicato stampa del segretario del circolo territoriale Aldo Sammarelli, Rifondazione Comunista interviene sulla questione Eco Leather: "Siamo per la costruzione di una piattaforma politica di discussione; i licenziamenti in corso sono uno dei frutti avvelenati del cattivo uso della 488". La drammatica situazione occupazionale in cui sta nuovamente precipitando Monopoli ci induce ad alcune riflessioni. (continua)
Al primo novembre la nostra città avrà circa 80 nuovi disoccupati, altrettanti cassa integrati, altre circostanze occupazionali in peggioramento, oltre a una complicata situazione del nostro tessuto industriale, non certo rosea e con una serie di punti oscuri ancora da chiarire. Quale idea di sviluppo economico abbiamo in mente per la città? A che tipo di imprese, e di quale qualità, pensiamo per la nostra cinta industriale? Abbiamo mai riflettuto sulla situazione ecologica della zona Nord o lo facciamo solo quando i carabinieri del NOE vengono a farci visita? A distanza di pochi anni non solo il trauma della chiusura della Ceramica delle Puglie non è stato ancora assorbito (e nubi si innalzano sul progetto relativo all’ipermercato che dovrebbe riassumere altri cassa integrati), ma esso anzi va sostanzialmente ripetendosi con l’aggravante dell’uso perpetuo dei contratti a termine e con il risultato che 80 cittadini risulteranno (dopo sei anni) non più cassa integrati bensì completamente disoccupati (e molti con scarse qualifiche professionali). Il tutto inserito in processi finanziati nell’ambito della L.488/92, tesa a creare occupazione stabile nelle aree svantaggiate del Mezzogiorno attraverso enormi finanziamenti, ma molto spesso applicata in maniera “discutibile”. Troppe volte il concetto del “qualunque cosa, purché si lavori” viene facilmente sfruttato da imprenditori e politici ma esso, alla lunga, determina danni occupazionali, ambientali e di sviluppo; con buona pace (e silenzi sconcertanti) di una parte della politica e, in alcuni casi, persino dei sindacati.

Non è il momento di “vendere” soluzioni illusorie. Nel far percepire agli operai la nostra sentita solidarietà, dobbiamo cominciare a ridurre i danni. E’ in atto la costruzione di una piattaforma politica e sociale allargata che rimetta al centro dell’attenzione della nostra (sonnolenta) città la questione e che possa sfociare in una manifestazione di solidarietà. Ma l’obiettivo non è folkloristico: è quello di attivare il più rapidamente possibile i canali politici, in primis regionali, per trovare una mediazione per chi oggi è, a 40 anni e con famiglia, disoccupato e/o costretto al lavoro nero. Nonché quello di reincentivare le politiche attive del lavoro, con l’intenzione di “spingere” Regione e Provincia a favorire la realizzazione di percorsi formativi per la riqualificazione dell’ex personale dell’azienda.

Fermo restando che, onde evitare di ritrovarci, fra qualche tempo, a parlare della prossima crisi aziendale di turno, sarà necessario tornare a parlare di programmazione, crescita economica e sviluppo industriale in maniera sana e sostenibile.

Per il direttivo del circolo locale di Rifondazione Comunista

Il segretario Aldo Sammarelli