Cuccioli abbandonati in contrada S.Lucia, la storia dei volontari. Ne resta ancora uno, lei è SOFIA
Cari lettori, la settimana scorsa abbiamo letto larticolo dell'operatore ecologico che ha salvato i sette cuccioli, da un cassonetto della contrada di S. Lucia a Monopoli. E stato scritto che i cuccioli sono stati affidati alcuni a delle famiglie e i restanti ai volontari del WWF; con questa lettera, io Viviana T. e la mia amica Fiorella M., 20anni studentesse vorremmo raccontarvi la nostra meravigliosa esperienza con questi trovatelli. E' iniziato tutto il 16 Ottobre 2011, quando ci arrivò la chiamata da parte di un ragazzo per il ritrovamento dei cuccioli. Con un intervento tempestivo io e Fiorella li abbiamo recuperati tutti e sette offrendo loro le prime cure necessarie. Al contrario di quanto scritto, non cè stata nessuna famiglia che si sia presa cura dei cuccioli, e l'operatore ecologico, oltre ad averli usciti dal cassonetto a malincuore, si è altamente disinteressato di sapere della sorte e delle condizioni dei cagnolini. Nel frattempo ci siamo mosse per contattare le autorità, ovvero il Comando dei Vigili Urbani e A.s.l. Veterinaria di Monopoli, purtroppo senza alcun successo. Il giorno successivo 17 Ottobre 2011 abbiamo preso la decisione di presentarci, in prima persona presso il Comando dei Vigili Urbani, denunciando l'accaduto, in quanto il nostro appello non era stato ascoltato. Fortunatamente, arrivati sul posto, ci siamo incontrati con il direttore della A.S.L il dott. De Martino, il quale sin dall'inizio ha specificato che questi cuccioli erano troppo piccoli per andare in canile o essere affidati ad un veterinario.
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Ricordiamo che i sette trovatelli al momento del ritrovamento avevano all incirca dieci giorni di vita, per cui necessitavano di un accurata assistenza e protezione continua, in quanto avevano le stesse e identiche esigenze dei neonati (es. igiene, poppate ogni tre ore, ecc..) e richiedevano l'affetto e il calore della mamma, la stessa dalla quale erano stati privati. Così il dott. De Martino, ci disse, che proprio in questi casi subentra il ruolo del Volontariato. Senza sbatter ciglio, ci siamo fatte carico di questa enorme responsabilità e impegno, trascurando i nostri impegni quotidiani, universitari, scolastici, lavorativi, andando anche contro il consenso delle nostre famiglie. De Martino a sua volta ci ha affidato al dott. Vet. Francesco Tartarello, il quale dal 17/10/11 a tutt oggi 2/12/11 ci avrebbe fornito ogni tipo di supporto sia materiale con assistenza 24h su 24h e sia morale. Con tanta pazienza, insieme al dott. Tartarello ci siamo amorevolmente prese cura dei sette cuccioli che giorno dopo giorno crescevano sani e forti. A partire dai sette mini biberon, con il quale li abbiamo allattati, ai primi omogeinizzati, ai primi dentini, ai loro splendidi occhi innocenti che incominciavo ad aprirsi, al primo croccantino, fino al primo Bau azzardato, per noi è stata un esperienza toccante che abbiamo vissuto con tanta gioia. Ringraziando ogni giorno, ogni qual volta i nostri sguardi si incrociavano con quei occhietti indifesi, quel gran Signore per aver compiuto il suo gesto. Ovvero daverli chiusi dentro un sacco di patate e gettarli dentro un cassonetto. Credeteci, quel signore, non sa minimamente di cosa si sia perso. Ovviamente, non lo difendiamo per quel che ha fatto, anzi.. una persona così, vigliacca, crudele e senza scrupoli andrebbe denunciata e punita. Invitiamo tutte le persone che come il Signore dovessero ritrovarsi le loro cagne gravide e quindi cucciolate inaspettate e non gradite, a NON DISFARSI DEI CUCCIOLI GETTANDOLI IN UN CASSONETTO O AD ABBANDONARLI CHISSA DOVE, ma a portarli in luoghi dove possano essere curati come meritano, perchè vi ricordiamo che anche loro sono delle VITE. Meglio ancora, esiste un operazione molto semplice, effettuabile sia ad esemplari maschi, sia ad esemplari femmine (soprattutto) ovvero: la STERILIZZAZIONE. Altra grande soddisfazione ci è stata data dalla potenza dei social network e dai tradizionali mezzi cartecei attraverso cui abbiamo avuto numerose richieste d'adozione. Con veri e propri casting nella scelta dei rispettivi padroni dei nostri cagnolini, siamo riusciuti ad affidarli tra i paesi di Monopoli, Bari, Valenzano e Brindisi. Specifichiamo inoltre, il riferimento fatto nell articolo del numero precedente di questa stessa testata giornalistica, in cui viene mensionato il WWF, il quale non ha nulla a che vedere con il salvataggio di animali domestici, ma al contrario è a favore della tutela dellambiente e di animali in via destinzione. Oggi avremmo delle domande da rivolgere ad enti locali, ma anche ad E. Romani, non solo come nostro primo cittadino, ma come uomo di sani principi, e padre di famiglia. Ci chiediamo: Il comune di Monopoli e le associazioni per la difesa degli animali, cosa fanno affinchè questi tristi episodi, non accadano? E possibile che un paese come Monopoli, non abbia una struttura di primo soccorso che possa ospitare e curare i cani nel giusto modo? E possibile che non vengano fatte campagne di sensibilizzazione per la sterilizzazione, un operazione semplice e così importante, che magari potrebbe evitare di compiere gesti crudeli e disumani, come nel caso dei cuccioli di S. Lucia? E possibile che il comando dei Vigili Urbani, venga meno ai suoi doveri? Abbiamo tante testimonianze di persone che ogni giorno chiamano e segnalano ritrovamenti e smarrimenti di animali domestici, ma anche loro come noi, non vengono ascoltati. Eppure è la legge che prevede che si chiamino i vigili, affinche intervengano. Eppure, vengono pagati anche per quello! Noi ci appelliamo a lei: Sig. Sindaco, ci aiuti lei!