Ci scrive SEL: Oltre che alle feste nazionali il sindaco sfugge ai dibattiti in consiglio comunale
Egr. Sig. Sindaco Ing. Romani,
ormai sono passati ben tre anni da quando Lei, con i suoi amici del "buon governo", tentate di amministrare questa città. Le vogliamo ricordare questo, poiché nella tornata elettorale che l’ha vista STRAVINCERE, ben il 64,7 % dei cittadini monopolitani si sono fidati di Lei, di quel suo ben parlare, di quel suo viso che paventa "sincerità".
Bene, dopo tre anni molte cose sono cambiate … la nostra città non è quel polo di attrazione del sud – est barese di cui spesso si è parlato negli anni precedenti, non è più una città turistica che, sebbene dotata di splendide ricchezze naturali ed architettoniche, non è capace di attrarre turisti e di dare loro il giusto BENVENUTO.
Le vogliamo anche ricordare che Lei è stato eletto con un sistema DEMOCRATICO … si, proprio quella DEMOCRAZIA che in campagna elettorale ha millantato da tutte le parti, in ogni singolo comizio, in ogni singola conversazione con ogni suo concittadino e che ha utilizzato con una tale facilità pur di accaparrarsi la fiducia del suo elettorato e non. Ed è proprio di questa DEMOCRAZIA e della TRASPARENZA che Lei e la sua giunta utilizzate nell’amministrare questa città, che Le vogliamo parlare: in ordine temporale, la sua ultima apparizione in pubblico risale all’incontro tenutosi presso la sala "terre Parlanti" in data 04/05/2001 in cui, insieme ai tecnici del CONAI, ha discusso – o avrebbe voluto discutere – con la città del nuovo bando sui rifiuti e sulle nuove modalità di raccolta differenziata.
(continua)
L’incontro, pur avendo come obiettivo primario un tema molto importante, non ha visto una partecipazione attiva della cittadinanza. Il perché di questo "inconveniente" non può essere attribuito, a nostro parere, a fattori quali orario dell’incontro o l’importanza del tema, ma ad un non corretto uso della DEMOCRAZIA o del sistema DEMOCRATICO che Lei stesso ha, per così dire, creato. I cittadini, infatti, vanno interpellati prima di prendere decisioni che toccano le loro tasche ed un sindaco che si presenta e vince le elezioni senza un programma elettorale ha il dovere di farlo. Ecco il perché della mancata partecipazione dei cittadini; era inutile partecipare ad un incontro che era solo propaganda.
Qualche giorno prima, nella seduta consiliare del 02/05/2011, tra i punti all’ordine del giorno vi era anche una mozione presentata, un po’ di mesi addietro, da alcuni consiglieri di minoranza, sulla problematica dell’affidamento dei servizi di raccolta e smaltimento dei rr. ss. uu. nel territorio comunale; oltre a ciò, vi era anche un punto riferito alla petizione POPOLARE per l’assunzione di una modalità moderna condivisa ed economica di svolgimento del servizio integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani.
Puntualmente, come avvenuto in altre occasioni, al sopraggiungere di tali punti, Lei e la sua maggioranza avete disertato il dibattito su tali argomenti e con molta nonchalance (tra risate e chiacchierii vari) avete abbandonato l’aula consiliare, facendo mancare il numero legale. Tra i cittadini presenti ad assistere e disgustati da questo increscioso spettacolo, vi erano anche quelli che tre anni fa, in un impeto di euforia elettorale, Le hanno dato la fiducia ed il mandato a governare bene ed in modo DEMOCRATICO questa città. Rinviare argomenti importanti in un Consiglio Comunale, Le ricordiamo, non fa bene a Lei ed alla Sua maggioranza; dimostra nei fatti cos’è la vostra Democrazia ed il rispetto che avete delle opposizioni, del Consiglio Comunale (in quanto rappresentanza di tutti i cittadini) e delle associazioni che non sono a Lei vicino.
A proposito dei Vostri sotterfugi vorremmo ricordarLe, in merito alla Sua astiosa risposta a CRITICHE LEGITTIME E DEMOCRATICHE da noi fatte, in occasione dello spostamento in una giornata lavorativa alle 10.00 di mattina della Festa della Liberazione dal nazifascismo del 25 aprile (festa di importanza forse seconda solamente a quella del 2 giugno in cui ricorre la nascita della Repubblica Italiana) che chiunque abbia spostato la festa in altra data, per esempio Emiliano, sindaco di Bari, a cui Le piace fare riferimento (faccia riferimento a lui anche per cose buone attuate come per esempio i parcheggi all’esterno della città), ha sbagliato. Non si cambiano le date a proprio piacimento perché così si SMINUISCE L’IMPORTANZA DELLA RICORRENZA.
Sappiamo tutti che la Sua militanza prima in msi, poi in an, aborriva la Festa della Liberazione dal nazifascismo del 25 aprile e sappiamo tutti come la festeggiava quando era all’opposizione. Emiliano, che ripetiamo ha sbagliato insieme a tutti gli altri che si sono comportati come lui, comunque ha sempre affermato che la liberazione dal nazifascismo è avvenuta grazie anche ai PARTIGIANI e che tra partigiani e repubblichini c’è una grandissima differenza.
Sindaco Le rinnoviamo l’invito, senza risposta, fattoLe anche il 2010.
Dichiari che "I partigiani che scelsero la via della lotta e salirono sulle montagne per combattere il nazifascismo, rischiarono e spesso offrirono la loro vita per affermare i principi stessi sui quali costruire la convivenza civile: la libertà, l’uguaglianza, la giustizia, la democrazia" e "che lo scontro in Italia vi fu ma tra soldati e combattenti italiani contro gli invasori tedeschi ed i collaboratori repubblichini; i primi, nel rispetto della pluralità politica, combattevano in nome della democrazia liberale, cattolica o socialista che fosse, i secondi combattevano a fianco delle SS!
Con queste affermazioni dimostrerà veramente che, riportiamo la sua dichiarazione, «La "Festa della Liberazione" rimane una tradizione che è giusto celebrare perché credo che sia importante nella nuova società trasmettere questo ideale, quello di considerare il valore del passato ma di avere il coraggio di ragionare sul futuro»
Ecco abbia il coraggio di ragionare sul futuro e si renderà conto che la sconfitta politica della sinistra nel 2008 è stata solo una sconfitta politica, appunto. Non abbiamo bisogno da Lei di lezioni sulla libertà, che propone anche di cambiare il logo di SEL, eliminando la L di libertà, di un partito tra le cui fila militano donne e uomini che la libertà hanno contribuito a darla all’Italia anche con la propria vita o di quella dei propri cari.
Le idee, che tanto La fanno irritare, noi le portiamo avanti e non moriranno mai. Abbiamo perso il 13 e 14 aprile 2008, ci siamo però rimboccati le maniche per poter riconquistare quel posto che storicamente ci spetta, specie in parlamento dove siamo, buon per voi, assenti; siamo certi di farcela, anche grazie all’aiuto che Lei ci sta fornendo con la palese incapacità di governare.
Pensi piuttosto, a proposito di libertà, al suo pdl che ad oggi, alla faccia della Sua libertà, non ha mai fatto un congresso, non ha mai eletto un segretario, bruciando un bel quantitativo di reggenti temporanei ed arrivando a far dimettere a Monopoli un Consigliere scomodo perché parlava in libertà, il dott. Mitrotti e cambiando in corsa il capogruppo. Ci piacerebbe sentire una Sua parola sulle dimissioni (rientrano, non rientrano?) dell’assessore Zaccaria, anche se immaginiamo già il finale.
La salutiamo, Sindaco, e non ritorneremo più sull’argomento, sperando che così possa dedicare maggior tempo ai tanti ed irrisolti problemi della città.
Le vogliamo rammentare che noi di SINISTRA abbiamo preso atto della sconfitta e degli errori che l’hanno causata, ascoltando suggerimenti e critiche, provando a non ripeterli, a differenza Sua che, mal digerisce critiche e suggerimenti, in nome della Sua libertà.
Il direttivo di Sinistra Ecologia Libertà