Ci scrive Monopoli in MoVimento: Tu mi porti su…e poi mi lasci cadere…

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 Il Mahatma Gandhi sosteneva che "la civiltà di una popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali".

Noi aggiungiamo che la civiltà di un paese si misura da come lo stesso gestisce i rifiuti. Un paese sicuramente civile è un paese in cui la raccolta differenziata funziona e raggiunge dei buoni traguardi (magari l’83% registrato il mese di Agosto riportato dal Comune di Rutigliano, a significare che in discarica, quindi, è stato conferito solo il 17% di rifiuti raccolti, con conseguente riduzione dei costi di smaltimento in discarica a carico dei cittadini).

Non abbiamo la pretesa di dover insegnare qualcosa a qualcuno, ma ci sentiamo di riferire al Sindaco Romani (che tiene nelle sue mani la delega all’ecologia), all’assessore Rotondo e ai colleghi politici, che in questi giorni avanzano dichiarazioni senza avanzare proposte, che ci sono due modi per affrontare il problema rifiuti e magari incrementare la raccolta differenziata che tanti euro farebbe risparmiare ai nostri concittadini.

Uno è il cosiddetto "ciclo virtuoso": una raccolta davvero differenziata e il successivo riciclaggio dei "materiali post consumo".

L’altro, che è il nostro prescelto: "la prevenzione spinta", ossia non produrne proprio, o quantomeno minimizzare, la produzione di rifiuti. Non solo quindi minimizzare i RUR (Rifiuti Urbani Residui), ossia il non riciclato, ma anche ridurre al lumicino i "materiali post consumo" riciclabili.

(continua)

La nostra proposta è: guardare tutti gli scarti come se fossero RUR, e dunque fare scelte e adottare stili di vita e pratiche che consentano di non conferire nulla (beh, quasi nulla) al sistema di igiene urbana.

Questa è la vera cura nei fatti trascurata.

Pensiamo che, a quasi un anno dal Bando per la gestione dei rifiuti di Monopoli, sia giunto il momento di organizzare per davvero la raccolta differenziata. A nulla servirà la campagna di sensibilizzazione che partirà domani 18 ottobre (chissà poi perché sono previsti tanti incontri e proprio durante la campagna elettorale in corsa!) se non riusciremo a capire che la gestione dei rifiuti non è un problema tecnologico ma organizzativo, come sostiene P. Connet, dove il "valore aggiunto" non è quindi la tecnologia ma il coinvolgimento della Comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.

Ad oggi, pur non conoscendo il progetto vincitore di quel Bando, assegnato alla Aimeri (ci chiediamo chi lo conosce oltre agli addetti ai lavori, alla faccia della partecipazione!), ci sentiamo quasi in obbligo di suggerire ai nostri amministratori che l’unica strada percorribile è, per aumentare la raccolta differenziata e ridurre i costi di smaltimento in discarica, quella di istituire il sistema "magnifici quattro", dove si prevedono quattro contenitori per quattro tipologie di flusso di scarti (organico, carta, multi materiale e cioè vetro, metalli, lattine e plastiche, frazione non riciclabile) il cui ritiro sia previsto secondo un calendario settimanale prestabilito. A questo sistema si pensi di affiancare un impianto di compostaggio da prevedere in area rurale e quindi vicino ai luoghi di utilizzo degli agricoltori. Si preveda, ancora, la realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio per recuperare e valorizzare materiali cartacei, i metalli ferrosi e non ferrosi, il vetro, le plastiche. E si aggiunga qualche centro di riparazione e riuso/decostruzione. Questi centri contribuiscono notevolmente alla prevenzione della produzione dei rifiuti e normativamente la loro realizzazione è resa obbligatoria dal D. Lgs. 205/2010, art. 6, comma 1: "le pubbliche amministrazioni promuovono la costruzione e il sostegno di centri di riparazione e riutilizzo".

E se qualcuno ci viene a dire che non ci sono i fondi…gli rispondiamo che la Commissione europea è alla ricerca di proposte e progetti ecoinnovativi che saranno supportati da sussidi economici di 34,8 milioni di euro. Inoltre, la Commissione Europea prevede di inserire la buona gestione dei rifiuti fra le condizioni per l’ottenimento di determinati fondi europei.

E infine che si decida, una volta per tutte, di introdurre sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva dei rifiuti non riciclabili inviati a raccolta/smaltimento. Ciò (come avviene già nei comuni serviti dal Consorzio Priula in provincia di Treviso) per premiare il comportamento virtuoso delle utenze e per incoraggiare le migliori scelte di acquisto dei cittadini.

Ci sentiamo di chiedere ai nostri amministratori, per risolvere l’annoso problema della raccolta differenziata impercettibile, un nuovo impegno basato sulla partecipazione della comunità. Tutto questo – anche e soprattutto partendo dalle vicende di Napoli – ricordando che le soluzioni ai problemi non possono provenire in primis dalla tecnologia o dalla sospensione dei "processi democratici" a danno dei cittadini ma, al contrario, "proprio grazie alla parte migliore della società civile di cui il volontariato è l’avanguardia più "organizzata" e disponibile".

A dimostrazione del fatto che il MoVimento 5 Stelle di Monopoli sa abbinare idealità e pragmatismo, conoscenze e collegamenti globali con l’azione e il radicamento locali, facendo proprio un approccio di radicalità democratica

In ultimo, ma non per ultimo, vogliamo comunque fare una previsione: da gennaio la raccolta differenziata comincerà a crescere velocemente (chissà se poi per davvero!). Si avvicinano le elezioni, quale altro migliore biglietto da visita per ripresentarsi alla città?

Monopoli in MoVimento – MoVimento 5 Stelle