Ci scrive l’Unione degli studenti Monopoli: Non si può morire entrando a scuola.

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Giustizia e solidarietà per gli studenti di Brindisi.

Il vile attacco di sabato mattina al Morvillo-Falcone di Brindisi, a prescindere da quali siano stati i mandanti, ha scosso anche la Puglia e l’Italia intera. Ma soprattutto ha colpito noi studenti. Il terrore e la paura si sono abbattuti sulle nostre teste e su quelle dei nostri compagni, la violenza ha macchiato un’altra pagina della storia di questo paese, ha ucciso una generazione.

E’ difficile, in questo momento, rispondere con lucidità, mettendo da parte pancia e cuore, scindendo il risentimento inespresso e le riflessioni che possono darci la forza di andare avanti con maggiore impulso. E' però necessario fare uno sforzo e parlare di quanto accaduto, in tutte le scuole del nostro territorio! Dobbiamo far sentire che toccare un solo studente significa toccarci tutti e che il terrore, la paura, il rancore che vogliono imporci non ci sfiorano. Dobbiamo dare un segnale evidente e una risposta forte e determinata che non possono fermarsi alla semplice solidarietà e alla commemorazione!

Le nostre voci all'interno delle scuole devono essere delle barricate contro la violenza stragista. Dobbiamo opporre alla chiusura e al silenzio l'unico modello vincente, quello che pratica la socialità, la discussione e la coesione. La rabbia non deve portarci al rancore ma deve farci reagire, insieme, uniti come anelli inscindibili, indistruttibili, come solo noi sappiamo essere. 

Domani e nel corso della settimana costruiamo assemblee e sit-in, esprimiamoci, parliamo. NON SENZA PAROLE, il momento di tacere non è questo. Nel silenzio si propaga il buio. Noi dobbiamo fare luce. NELLE NOSTRE SCUOLE IL TERRORE NON PASSERA'!

Unione degli Studenti Monopoli