Ci scrive l’Onorevole Pierfelice Zazzera: Perchè Romani non mi risponde sui temi concreti?

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Il sindaco Romani ha sentito l'istinto irrefrenabile di replicare alle mie dichiarazioni in merito alla fuga dall'IDV del consigliere comunale Giuseppe Ciaccia, il quale ha trovato avvocati difensori soprattutto nel centrodestra.
L'IDV non ha eletto alcun consigliere comunale alle ultime amministrative e pertanto non perde nulla, ci riproveremo. Tuttavia non cambia l'obiettivo né la missione del partito. Si può fare politica restando fuori dalle istituzioni ma ascoltando i cittadini, facendo informazione e partecipazione democratica.
Il Sindaco Romani ha trovato il tempo invece per intervenire su vicende riguardanti la vita interna di un partito di opposizione, piuttosto che occuparsi dei problemi della città. A meno che il suo intervento non sia il preannuncio del passaggio di un nuovo consigliere comunale di opposizione alla causa della maggioranza. E visto i tempi che corrono, tutto fa brodo.
Romani dovrebbe sapere che non è il duce di Monopoli e neppure il potestà. Ma è il sindaco eletto, con oltre il 60% di suffragi, consenso irripetibile che tra due anni, salvo inciampi, sarà rimesso nuovamente al giudizio del popolo. Per fortuna in democrazia è così!

(continua)

Al sindaco non sarà piaciuto il mio auspicio, che l'amministrazione Romani venga spazzata via come il governo Berlusconi a Roma. Evidentemente il sindaco non gradisce il dissenso e chi non la pensa come lui, in perfetto stile berlusconiano. Eppure per qualche tempo il nome del sindaco compariva tra i firmatari di un documento a sostegno di Gianfranco Fini; firma rapidamente ritirata. Peccato per il sindaco, un occasione persa per dimostrare di essere di destra, ma non berlusconiano! Altro che zazzerismo, forse dobbiamo parlare di romanismo.
Questa amministrazione, come il governo a Roma, ha fallito sul piano politico e su quello programmatico.
Sul piano politico Romani non può dare lezioni a nessuno considerato i fin troppi problemi interni alla sua coalizione e al suo partito, il PDL. Non riporterò i giudizi sferzanti del Consigliere Mitrotti, la segreteria locale del PDL ancora vacante, passando per il rimpasto che ha visto entrare in consiglio comunale un pregiudicato, fino alle dimissioni farsa di Zaccaria.
Questa amministrazione ha fallito però soprattutto sul piano programmatico. Il tanto sbandierato PUG è stato peggiorato rispetto a quanto proposto dal centrosinistra nella passata legislatura. Basta leggersi le dichiarazioni dell'assessore Spinosa su quanto accadrà nell'area dell'Italcementi a ridosso del porto. Una colata di cemento si abbatterà sul nostro territorio e ancora una volta prevarranno gli interessi dei soliti palazzinari.
L'incremento della TARSU, la differenziata che non è mai decollata, il ciclo dei rifiuti che non si chiude perché manca una politica dei rifiuti, i soliti nomi pronti a gettarsi sul rinnovo dell'appalto. I silenzi equivoci sulle trivellazioni in Adriatico autorizzate dal Ministro pidiellino Prestigiacomo. Il Palazzetto dello Sport che costerebbe meno abbatterlo e ricostruirlo, piuttosto che rincorrere contenziosi e improbabili ristrutturazioni. I controlli sulle emissioni inquinanti della centrale a biomassa ItalGreen, di cui tutti parlano ma in silenzio per non fare troppo rumore, mentre sempre più numerose sono le morti di cancro in città. Gli interessi intorno all'area del IV deposito carburanti da parte di Marseglia, della società petrolifera API e dell'assessore all'Urbanistica. Le concessioni demaniali delle spiagge date in concessione per il 60% ai privati in violazione della normativa regionale. Ma tanto Silvio fa di peggio con l'ultimo decreto sullo sviluppo ha concesso le spiagge ai privati per 90 anni e ha lasciato al pubblico gli ultimi cinque metri di spiaggia, quelle sottoposte all'erosione marina. E ciliegina sulla torta, Monopoli perde anche la bandiera blu. Se non è fallimento questo!
Ciò che manca a questa amministrazione è pertanto l'idea di sviluppo della città, oltre all'assenza di un piano per l'utilizzo dei finanziamenti regionali e comunitari finalizzati al potenziamento delle infrastrutture, del centro storico, del porto, delle aree rurali.
In democrazia, caro Emilio, le forze di opposizione controllano l'operato della maggioranza e si apprestano a presentare un progetto alternativo. Salvo che questa maggioranza voglia liberarsi dell'opposizione, considerate le parole in libertà pronunciate dal Consigliere Prima di Tutto, Antonio Napolitano.
Il centrosinistra, unico progetto in cui mi riconosco, ha il diritto di fare opposizione in modo chiaro e determinato, e il dovere di costruire l'alternativa. Serve una nuova stagione di rilancio dell'azione politica, che porti discontinuità, aria fresca e cambiamento.
I referendum del 12 e 13 giugno sono pertanto una grande opportunità, nonostante il governo di centrodestra stia facendo di tutto per impedire l'esercizio democratico del voto. I referendum rappresentano il programma del centrosinistra: più energie rinnovabili pulite in un paese senza nucleare significa rispetto del territorio e diritto alla salute; acqua bene comune gestita in forma pubblica vuol dire restituire ai cittadini i servizi essenziali; il no al legittimo impedimento sancisce che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, anche se questi è il Presidente del Consiglio.

Mi avrebbe fatto piacere leggere un intervento del sindaco, Emilio Romani, su questi temi piuttosto che su vicende interne ad un partito di opposizione.