Ci scrive Io Sud: Sindaco e consiglieri, “Modificate il Pug o dimettetevi”

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Le contrade e la città meritano delle risposte. E’ questo un PUG che le penalizza troppo.

 

A riscontro di quanto da noi riferito nel precedente comunicato stampa “Sindaco Romani, come te nessuno mai” e in conseguenza del manifesto delle opposizioni da noi condiviso, crediamo che il primo cittadino debba necessariamente fare chiarezza su quanto gli si contesta in tempi rapidi, ed in maniera chiara ed inequivocabile.

Il successo elettorale del sindaco fu fondato sulla comunicazione ed egli ha rivoluzionato il modo di fare informazione politica nel nostro paese. Dopo la campagna elettorale ha esagerato, al punto da garantirsi (in pieno stile Cito) la completa disponibilità di una piccola emittente televisiva locale (la quale da mesi, ignora qualsiasi iniziativa politica delle compagini che non appartengono alla maggioranza) del settimanale e di un portavoce personale alla stessa emittente collegato (cosa ben diversa da un ufficio stampa al servizio di tutta la cittadinanza), pagato da tutti i contribuenti ed inizialmente definito “addetto stampa comunale”, eludendo le norme stabilite dall’Ordine dei giornalisti.

E’ per questo che ora non può trincerarsi dietro un inopportuno ed inaudito silenzio stampa; altrimenti per lui e per l’assessore ai Lavori Pubblici, Alberto Pasqualone, indiretto beneficiario della tavola del PUG incriminata, mai approvata dal Consiglio Comunale ma ugualmente presentata in Regione, rimane solo la strada delle dimissioni, tale è la gravità dell’episodio.

Diamo atto alla maggioranza, della grande abilità politica nello spostare l’attenzione dei contribuenti dal merito al metodo, in questo ed in altri provvedimenti amministrativi. Sottolineiamo ancora la scellerata scelta fatta di eliminare le aree multifunzionali nell’agro, di innalzare i lotti minimi (a vantaggio delle speculazioni palazzinare in città ed al Capitolo) e di concedere la possibilità di edificare solo agli agricoltori professionisti (ovvero pochi eletti).

(continua)

Questi devastanti provvedimenti produrranno un danno economico e sociale enorme. Per una volta siamo concordi con l’arch. Napoletano, segretario cittadino dei “Popolari e moderati” quando afferma che :

«Il dramma vero sta solo per arrivare. In virtù di quelle concessioni entravano nelle casse comunali migliaia e migliaia di euro; una media di 20.000 euro a concessione per un centinaio di concessioni. Questi oneri di urbanizzazione (tasse comunali concessorie) hanno continuato ad affluire nelle casse comunali sino ad oggi poichè la stragrande maggioranza delle concessioni viene ritirata pagando gli oneri in rate trimestrali. Con quei soldi si realizzano i lavori di somma urgenza e si pagano anche gli stipendi dei dipendenti comunali. Praticamente gli oneri sono l’olio lubrificante della macchina comunale e ne siamo rimasti senza! Ma la cosa veramente pericolosa è che la più grande azienda monopolitana ha chiuso i battenti e nessuno se ne è accorto.

Infatti le imprese edili realizzavano circa 100 cantieri all’anno in campagna; moltiplicando per una media di 6-7 operai a cantiere sono 6-700 persone messe improvvisamente nell’impossibilità di lavorare. Per non parlare dell’indotto: idraulici, elettricisti, fornitori di materiali edili, commercianti e del danno anche ai tecnici progettisti».

I consiglieri comunali Annese, Leggiero, Leoci, Martellotta, Minoia e Palmisano (maggior suffragato nell’agro) spieghino adesso ai cittadini con interessi a vario titolo nell’agro monopolitano, il perché di una scelta che li punisce e li impoverisce, sottraendo loro opportunità e condannando di fatto le campagne all’abbandono e le contrade all’immobilismo.

Chiediamo ai consiglieri citati di pretendere la modifica di questo PUG, altrimenti si paleserebbe il loro tradimento della buona fede degli elettori delle contrade, ancora una volta usati come palle da cannone da politicanti privi di scrupoli ed attenti solo al proprio tornaconto ed alle proprie ambizioni politiche. La stessa cosa vale per il sindaco. In caso contrario dignità, coerenza e serietà, indicano una sola via : l’uscita di scena, discreta e silenziosa, rassegnando irrevocabili dimissioni. Siamo certi che la città apprezzerebbe una simile coerenza politica.

 

Il coordinatore locale

Angelo Vito Lamanna