Ci scrive Io Sud: Bilancio, l’Assessore Napoletano ha dato i numeri

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Lo dicemmo un anno fa e lo confermiamo oggi : “Stanno Tarantizzando Monopoli!”

Era maggio del 2010 quando per primi lanciammo l’allarme conti pubblici e coniammo lo slogan “Stanno Tarantizzando Monopoli!”.

A luglio dello stesso anno inviammo un comunicato dal titolo “Bilancio comunale: all’amministrazione comunale piace l’azzardo!” nel quale evidenziavamo una gestione allegra delle casse comunali, l’espansione della spesa corrente per finanziare spese discutibili, la facilità a contrarre mutui ed una errata programmazione dei lavori pubblici. Rimarcammo il rischio insito nella scelta di coprire spese certe con entrate solo probabili.

L’amministrazione Romani tentò di smentirci ma i fatti ci hanno dato ragione.

Non riuscirete a pagare le ditte appaltatrici”, dicemmo. Puntualmente nel 2010 hanno dovuto bloccare i pagamenti.

Sarete costretti ad aumentare le tasse”, affermammo. Puntualmente arriverà a breve nelle case dei monopolitani la sorpresa della TARSU.

Per rispettare il patto di stabilità dovrete dismettere gli immobili comunali. E quando non avrete nulla da vendere?”, li ammonimmo. Puntualmente stanno vendendo tutto il possibile e Dio solo sa come faremo a rispettare il patto di stabilità nel 2013. Se il PUG non produrrà gli effetti sperati e non aumenteranno gli oneri di urbanizzazione incassati saremo costretti ad interrompere le opere pubbliche.

C’era allora e continua ad esserci oggi un forte disequilibrio nel bilancio comunale.

 

(continua)

Vengono compiute scelte schizofreniche in quanto da una parte si tagliano le spese dei vari assessorati e dall’altra non si esternalizzano (in controtendenza nazionale) i servizi comunali come il trasporto scolastico. E’ inverosimile quanto affermato da Dino Corallo secondo il quale il Comune di Monopoli risparmierebbe con la mancata esternalizzazione del servizio.

La conseguenza è che nonostante i sacrifici, la spese corrente non cala.

Abbiamo troppo rispetto per l’attuale assessore Alessandro Napoletano per pensare che non si sia accorto del tarlo che affligge i conti pubblici del nostro comune.

Ci siamo indebitati fino al collo ed ora le rate dei mutui bussano alla porta. La conseguenza è che siamo costretti a tagliare sulla spesa per la cultura, per la scuola, per lo sport, per il turismo e per i servizi sociali per poter rimborsare i debiti contratti e per smaltire la mondezza.

Per fortuna che possiamo ancora venderci i gioielli di famiglia. Tuttavia se per quanto riguarda la vendita dell’ex carcere siamo pienamente d’accordo (anzi, troppi litigi in maggioranza hanno ritardato la dismissione), riteniamo un grave errore vendere l’ex tendopoli.

Vendere un immobile comunale è un’operazione straordinaria che va effettuata solo in caso di estrema necessità ed a due condizioni :

  1. che si tratti di un immobile inutile per la collettività;

  2. che i soldi ricavati dalla vendita vengano destinati al finanziamento di investimenti produttivi per la comunità.

Gli immobili comunali sono una sorta di “porcellino di terracotta” con dentro i risparmi dei monopolitani che va rotto solo se si hanno validi motivi per farlo.

Siamo davvero sicuri che la vendita dell’ex tendopoli sia indispensabile? Siamo sicuri che quello che è oggi uno dei pochi spazi aperti della città non sia utile ai monopolitani?

E alla fine ci viene un dubbio. I soldi ricavati dalla vendita di questi immobili a cosa serviranno?

Ci hanno detto che con la vendita dell’ex carcere sarà terminato il Palazzetto dello Sport di via Procaccia. Ci hanno già mostrato il progetto ma poco dopo ci hanno detto che i tecnici incaricati di redigerlo non hanno potuto accedere all’immobile. Come hanno redatto il progetto se in quell’immobile non ci hanno messo piede?

I soldi ricavati dalla vendita dell’ex tendopoli saranno almeno 5.000.000 di euro. Tuttavia per il Radar ne serviranno solo 1.000.000 di euro. Come verranno utilizzati gli altri 4.000.000.? Non finiranno per caso a coprire le buche del borgo e la fontana dell’assessore Pasqualone?

La dismissione degli immobili comunali è certa, la contropartita per i cittadini monopolitani è al momento solo potenziale.

La TARSU aumenta ma i cittadini e l’ambiente non ne traggono benefici.

I debiti del Comune di Monopoli crescono e la città è ancora (dopo tre anni di governo Romani) priva di tutto. Sarebbe forse il caso, prima di mettere le mani nelle tasche dei monopolitani, di spiegare come vengono spesi i loro soldi.

 

Movimento Politico “IO SUD” – Monopoli

Il coordinatore locale

Angelo Vito Lamanna