Ci scrive il Partito Democratico: Inizio dei lavori al Borgo, l’intervento è sbagliato nei tempi
Lunedì hanno cominciato a recintare uno dei due rettangoli di P.zza Vitt. Emanuele (quello della fontana) e gran parte dello stradone centrale per eseguire i lavori di ripavimentazione; oggi mezza piazza e lo stradone sono chiusi da una recinzione di cantiere, collocata sull’anello stradale circostante, che ora è più stretto con difficoltà di parcheggio e di transito.
I lavori si sposteranno sull’altro rettangolo e dureranno tutta l’estate e l’inverno del 2012, e dovrebbero terminare nella primavera del 2013.
L’intervento è sbagliato nei tempi, nei modi e nelle finalità e la responsabilità di ciò grava sul Capo della Amministrazione.
I TEMPI: è di comune percezione che i lavori nel "salotto buono" della città non si cominciano in estate, quando la gente vive all’aperto e frequenta la piazza, quando a Monopoli vi sono ospiti, turisti, gente in ferie, iniziative, manifestazioni e le legittime aspettative delle attività e dei commercianti del centro che attendono questa stagione per far quadrare i bilanci; quest’anno sarà un disastro perché la gente non passeggia volentieri nei cantieri e perché cerca richiami ed iniziative culturali e di svago, che verranno sviliti con l’occupazione della piazza.
Romani sta sacrificando l'estate del 2012 per non correre il rischio di tenere il cantiere aperto sotto le elezioni amministrative del 2013; se i lavori fossero cominciati a settembre si sarebbero conclusi proprio nella imminenza della prossima estate, senza danneggiare nè questa nè la prossima stagione.
(continua)
Le MODALITÀ dell’intervento sono altrettanto errate: l’Amministrazione ha rifatto (non male, peggio) l’anello stradale circostante e su questo stendiamo un velo pietoso, anzi pietosissimo, perché tutti sanno; resta da vedere chi pagherà le decine di interventi di sistemazione delle mattonelle che si rompono in continuazione in ogni punto dell’anello (alle ns. domande la Amministrazione non ha mai risposto fino ad oggi) .
Poi ha realizzato una fontana che, inaugurata in pompa magna a dicembre 2011, è restata chiusa dalla recinzioni di cantiere ed ora dalla recinzione della piazza, e funziona a "rate " e senza i giochi di luci promessi e francamente non rappresenta quella "svolta" e quel colpo d’occhio che tutti si aspettavano.
Oggi tocca alla pavimentazione, e cioè alla sostituzione delle vecchie mattonelle di cemento da marciapiede con qualcosa di più moderno e consono al luogo.
Senza voler fare questione di "gusto" e di "bello", che sono aspetti soggettivi, l’intera opera è non più che una manutenzione ordinaria della piazza, quasi fosse una strada da asfaltare o un marciapiede da sistemare; si è persa l’occasione per crescere, per modificare, per innovare, per mettere in sintonia la Piazza e il Centro di Monopoli con i tempi che si vivono, con le finalità che ci si propone e con la idea di città che si ha.
Infine le FINALITA’: questa opera non ha un’anima, una idea, una direzione, un progetto che non sia soltanto di rinnovamento edilizio dei luoghi, ma che abbia anche valenza urbanistica, ideale, culturale per la città, e cioè che corrisponda ad una IDEA DI CITTA’.
La sensazione è che, a fine dei lavori, tutto tornerà come prima, solo che sarà più nuovo e (all’inizio) meglio tenuto: la gente passeggerà come prima, si faranno le manifestazioni, le auto circoleranno intorno al "borgo" e parcheggeranno, la domenica si chiuderanno due lati della piazza….
E’ un approccio minimale, pavido, per nulla lungimirante, estremamente conservativo in un mondo che invece corre e si innova; ma è anche colpevole perché spende male, malissimo, le poche risorse disponibili, ed impedisce di fatto ogni altra soluzione.
La responsabilità politica di questo scempio di opportunità, di tempi e risorse amministrative, e soprattutto di denari dei cittadini ricade in capo al Sindaco che ha permesso che fosse messo in discussione il progetto originario e globale dell’arch. Cucciolla, che non ha stoppato ad inizio legislatura le lunghe discussioni tra le fazioni che volevano annullarlo o modificarlo così provocando gravi ritardi ed incertezze, che ha consentito le solite mediazioni al ribasso che hanno provocato il disastro delle mattonelle rotte, e che poi ha difeso a spada tratta gli indifendibili lavori di pavimentazione dell’anello carrabile.
Sarebbe stato bello realizzare in quella piazza e nei suoi dintorni, in collegamento con la piazza XX settembre, con la villa, con il centro storico, con la via Umberto, forse con P.zza Milite Ignoto, una grande zona pedonale, un grande contenitore che servisse per lo svago, il passeggio, lo shopping, la cultura, le manifestazioni, il tempo libero, le aggregazioni, i mercatini caratteristici, il commercio, non solo per i monopolitani, ma per i turisti e per le città circostanti.
Così come è in tutte le grandi piazze di Italia e di Europa; ovviamente non tutto insieme, ma in tempi e modi compatibili con la vita della città e con le ordinarie occupazioni dei cittadini.
Peccato che sia andata così: si è persa una grande occasione per la Città e si è data un'altra prova che Romani e i suoi fedelissimi amministrano la città senza idee e senza cuore !
Partito Democratico di Monopoli