Chiusura Piscina Comunale, il comunicato del Partito Democratico

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E’ esploso il caso "piscina comunale": il gestore dell’impianto, la ditta Dell’Erba di Martina Franca, ha disdettato il contratto di locazione con il Comune ed è andato via lasciando un buco nelle case comunali di circa € 190.000,oo pari agli ultimi anni di canone di locazione.

Il primo problema urgentissimo che si pone all’Amministratore è quello di assicurare lo svolgimento dell’attività sportiva nell’impianto nell’anno che va iniziando visto che i corsi e la frequentazione della piscina, come per tutte le attività sportive, si svolgono in concomitanza con il periodo scolastico.

Poi occorrerà indagare sulle responsabilità del "buco" lasciato dalla Dell’Erba, e cioè come mai una Amministrazione che è "occhiuta e irremovibile" con le altre società sportive nel pretendere e riscuotere i canoni di concessione degli impianti e delle palestre come condizione di accesso ad esse (vd. recente denuncia pubblica della società sportiva ARM di rugby, ma la stessa cosa avviene per le altre piccole società di vari sport) si lasci "bidonare" ben 190.000,oo euro, che sono maturati in molti anni, senza mai richiamare all’ordine il conduttore moroso e inibirgli l’uso dell’impianto.

Poi occorrerà indagare se sarà possibile ricuperare alle casse comunali questi soldi visto anche che dal 2009 si è persino consentito al gestore di non rinnovare la fideiussione contrattualmente prevista a garanzia del canone.

Poi occorrerà indagare sulle manutenzioni dell’impianto, che il gestore svolgeva esso stesso compensando (vi è legittimità ammnistrativa ?) il proprio esborso con parte dei canoni di locazione, laddove ad un semplice sguardo dall’esterno la struttura non sembra godere di ottima salute.

Poi occorrerà indagare sul perché il "caso" è esploso solo oggi, e cioè a ridosso della apertura, quando da marzo il gestore ha comunicato il suo disimpegno per questo anno.

A costo di ripeterci, non possiamo non denunciare la incapacità assoluta di questa Amministrazione di gestire l’ordinario e le sue inevitabili grane.

E non possiamo non sottolineare la incapacità di previsione, la paralisi e l’immobilismo che la caratterizzano visto che arrivano tardi (il Sindaco, per autoassolversi, dice "lunghi") e male su tutti i problemi, e li risolvono con pezze che sono peggio dei buchi (per es. appalto rifiuti, scuola Modugno, trasporto scolastico, cementeria, solo per ricordare gli ultimissimi casi).

Non vorremmo che anche in questo caso, e sospendiamo il giudizio, che i silenzi i ritardi e l’evidente inefficienza siano un sistema sottile (e già sperimentato) per imporre alla città scelte e condizioni sotto l’urgenza di dare comunque risposta al problema, derogando le regole e le procedure amministrative e ponendo in essere una attività discrezionale.

PD Monopoli