Buoni pasto in sostituzione della mensa sociale

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Esercitiamo il nostro diritto ad avere ed esprimere una opinione nel merito della realizzanda mensa sociale.

Senza nulla togliere all’operato dell’assessore Giuseppe Campanelli, politico volenteroso ed intraprendente, non possiamo esimerci dal sollevare dei dubbi sulla utilità dell’opera pubblica, i cui lavori sono stati inaugurati l’estate scorsa, avrebbero dovuto concludersi entro la fine del 2010 e che con ogni probabilità saranno ultimati solo alla fine di questo anno.

E’ senza dubbio lodevole l’intenzione di offrire un luogo, ove servire un pasto a chi ne ha bisogno, visto e considerato che questo servizio viene svolto da anni ad opera delle associazioni di volontariato della città in luoghi non a norma.

(continua)

Questo problema tuttavia avrebbe potuto essere risolto in maniera molto più rapida e con minor utilizzo di denaro investendo in buoni pasto da distribuire oculatamente alle famiglie realmente bisognose le risorse necessarie alla realizzazione della struttura.

Sebbene la stessa mensa possa servire come luogo di incontro e socializzazione, è anche vero che il buono pasto consente di poter consumare il pranzo in numerosi e diversi luoghi, consentendo al beneficiario la scelta a lui più gradita, dando altresì la possibilità di conoscere persone e magari occasioni di lavoro o altre opportunità. Sicuramente si eviterebbe il potenziale effetto ghettizzazione che potrebbe indurre molte famiglie ad ovviare di far ricorso al servizio della mensa sociale.

Il buono pasto può essere speso come denaro contante in quasi tutti i supermercati e altrove, così da divenire un supporto flessibile per il beneficiario.

Chiaramente va distribuito con oculatezza e attenzione ma a nostro parere è una soluzione più opportuna ed efficace rispetto alla mensa.

La mensa è una struttura rigida e costosa, in quanto abbisogna di costi di personale e di gestione, oltre che di ingenti investimenti per ristrutturare ed equipaggiare a dovere l’edificio, rispetto ai quali il buono pasto è una soluzione oramai adottata da un infinito numero di enti pubblici ed assistenziali, proprio in sostituzione delle mense.

Il buono pasto è uno strumento flessibile, meno discriminante e meno costoso per le casse comunali. Ha un solo handicap : fornisce minore visibilità a chi lo elargisce.

L’opera, oramai in dirittura d’arrivo (?), potrebbe comunque essere usata per altri scopi dall’amministrazione comunale.

 

Movimento Politico “IO SUD” – Monopoli

Il coordinatore locale
Angelo Vito Lamanna