Bilancio: Lettera del Consigliere comunale Lagalante
Il sindaco Emilio Romani si dichiara a gran voce pronto a dimettersi nel caso in cui fosse accertato il dissesto finanziario del Comune di Monopoli. Ma sa bene di non correre alcun rischio perché, qualora il bilancio dell’Ente Comunale versasse in simili condizioni, sarebbe sufficiente adottare il comportamento assunto in occasione dell’approvazione della delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio, per evitare le dimissioni.
La dichiarazione di dissesto, infatti, è deliberata dal Consiglio Comunale ed il sindaco, ammesso che porti mai in Consiglio una proposta in tal senso, ha la maggioranza per negare la circostanza sino all’evidenza ed il gioco è fatto, con buona pace della disponibilità alle dimissioni.
Del resto il sindaco, in tema di dimissioni sottoposte a condizione ha avuto un grande maestro: Gianfranco Fini.
Al di là delle battute, durante l’ultima conferenza stampa, rispondendo ad un giornalista che chiedeva chiarimenti circa il rischio del dissesto finanziario, ho chiarito che non è corretto parlare di default, ma ho ribadito la necessità di invertire la tendenza, dato che il Comune di Monopoli dispone di consistenti risorse da recuperare. Bisogna far presto e questo strano immobilismo preoccupa non poco.
Ricordo al Sindaco Romani come, nel testo della recente deliberazione consigliare sullo stato di attuazione dei programmi, la sua Amministrazione ha evidenziato l’esistenza di un problema di natura finanziaria. In quell’occasione, io mi sono limitato ad invocare l’adozione dei provvedimenti necessari per il raggiungimento degli equilibri di bilancio, falsamente attestati nella citata deliberazione. Solleciti, ahimè, caduti nel vuoto! Si legge nella delibera del Consiglio Comunale: " RITENUTO di dover rinviare al 2013 l’impegno e il pagamento delle sentenze segnalate dall’Area organizzativa III con nota prot. 44641/2012, considerato che, allo stato attuale, per effetto degli stringenti vincoli di bilancio, non vi è alcuna possibilità di reperimento delle risorse necessarie se non attraverso l’incremento della pressione fiscale ordinaria o la contrazione dei servizi indispensabili".
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Precisando che i debiti ammontano ad oltre 500 mila euro, nella delibera si afferma che nei confronti del comune di Monopoli esistono crediti liquidi ed esigibili di terzi che l’ente non è in grado di pagare. Tuttavia, la maggioranza sostiene che " il bilancio2012, aggiornato con tutte le variazioni deliberate sino ad oggi, rispetta il principio del pareggio di bilancio ".
Ora, si può giocare con le parole quanto si vuole, ma non si può prendere in giro la gente: la maggioranza certifica la permanenza degli equilibri di bilancio solo perché omette di contabilizzare un credito di terzi liquido ed esigibile! L’omessa contabilizzazione del debito, è sufficiente per attestare il pareggio finanziario del bilancio 2012?
Credo proprio di no! Tale attestazione è evidentemente contraddittoria. Non solo. Omettendo la contabilizzazione del debito, l’Amministrazione finge che il problema non esiste, o peggio, scappa via spaventato demandando la soluzione ad altri..
Capisco bene che le norme relative all’Ordinamento finanziario e contabile degli enti locali risultano a volte di difficile comprensione per i non addetti ai lavori, tuttavia è necessario ricordarle per evidenziare alcuni principi che un amministratore pubblico deve rispettare per mantenere il controllo della macchina amministrativa. Ora, la delibera di Consiglio Comunale riconosce l’impossibilità di reperire le risorse necessarie per fronteggiare i debiti fuori bilancio.
Ma gli artt. 193 e 194 del D. Lgs. 267/2000, impongono l’adozione di precisi provvedimenti che nel caso specifico non solo non sono stati proposti – con grave irregolarità contabile amministrativa – ma addirittura qualcuno gli ha ritenuti inutili, come se la contabilizzazione di un debito e la sua obbligatoria copertura finanziaria, dipendessero dalla volontà politica dei consiglieri di maggioranza. Tra l’altro – è bene ricordarlo – il parere di regolarità tecnica e contabile da parte del dirigente delle Attività Finanziarie, era subordinato al reperimento delle risorse utili al pagamento dei debiti fuori bilancio. Ma le risorse, come già evidenziato, non ci sono!
La difesa degli equilibri di bilancio ha un valore essenziale per una corretta gestione dell’ente ed è importante per la prevenzione di una possibile situazione di dissesto.
L’art. 244 del citato D. Lgs. 267/2000, spiega che vi è dissesto finanziario qualora esistono nei confronti dell’Ente Locale, debiti liquidi ed esigibili da parte di terzi, a cui l’Ente non riesce a far fronte secondo le modalità espresse negli artt. 193 e 194 del medesimo D. Lgs. Invito, pertanto, il sindaco Romani e la sua maggioranza ad affrontare i problemi, piuttosto che a fuggire da essi. Se si continuerà a non reperire le risorse utili al pagamento di eventuali ulteriori debiti fuori bilancio, il rischio di un dissesto finanziario sarà allora molto più di una semplice eventualità. E poiché al Sindaco piace citare le favole, potrei citarne una dove lui potrebbe interpretare il protagonista mentre io, molto umilmente e indegnamente, potrei assumere il ruolo del grillo parlante.
E dal momento che il Sindaco desidera ricevere proposte, suggerisco l’inizio di una vera lotta all’evasione fiscale, che si annida tra i proprietari delle aree fabbricabili. Non solo si reperirebbero risorse sufficienti alla risoluzione dei problemi, ma l’operazione consentirebbe anche una riduzione della pressione fiscale, a beneficio dei soggetti più deboli. E’ vero, una seria lotta all’evasione fiscale toccherebbe interessi diretti e indiretti di consiglieri e assessori di questa maggioranza, oltre che gli interessi di imprenditori edili e dei proprietari di suoli ubicati nelle campagna. E’ anche vero che una simile attività potrebbe in prossimità delle elezioni far perdere voti, ma questo è il momento delle scelte!
Marcello Lagalante
Consigliere Comunale MpA