Associazione “Amici della musica-O.Fiume”, venerdì 30 marzo “Un contrabbasso e il sogno”

307

"Un contrabbasso e il sogno"

Gli strumenti musicali, per quanto raffinati, sembrano essere solo > oggetti inanimati, per chi li guarda spuntare da una custodia, da una borsa, oppure li scorge appoggiati per qualche minuto ad una > sedia, sopra una poltrona. Per i musicisti, invece, sono parte vitale di se stessi, una sorta di naturale estensione fisica delle proprie capacità espressive. Un "segno particolare" assimilato dal proprio corpo, dalla propria mente.

E i musicisti sanno percepire la loro anima e conoscono le loro parole. Scambiano umori e giocano con i loro pensieri; condividono gioie e amarezze di tutti i giorni, di ogni performance. Ed è davvero semplice convincersi che lo strumento possa avere una sensibilità tutta sua, un cuore tutto suo che ricambia la vicinanza delle mani e finisce, a sua volta, per percepire l'anima stessa del maestro. Fino ad addormentarsi vicino. A respirare il suo stesso respiro. Fino a fare gli stessi identici sogni. (r.v.)