Arrestato giovane estorsore del quartiere San Paolo a Bari

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Su ordine di custodia cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura di Bari, è stato arrestato nella tarda serata di ieri, 18 ottobre, dai Carabinieri della Compagna San paolo, Lorenzo Laraspata, 19 anni appena compiuti, incensurato, residente al San Paolo, nipote del pregiudicato, Giuseppe Misceo, soprannominato “Il Fantasma”, attualmente al vertice del clan malavitoso denominato “Montani-Telegrafo”, operante nella zona. Laraspata è arrestato con l’accusa di tentata estorsione.

Laraspata, in due distinte occasioni, alla fine del luglio scorso, insieme a un altro giovane non identificato, aveva fatto irruzione in un supermercato di Modugno e intimato al direttore di provvedere, entro pochi giorni, al pagamento di mille euro, altrimenti il locale sarebbe stato danneggiato anche durante l’orario di apertura e alla presenza di clienti.

 

(continua)

La richiesta della tangente, con scadenza mensile, era stata ripetuta pochi giorni dopo. “Qui mi dovete dare mille euro al mese. Avvisa chi devi avvisare”… “Oh! Che stiamo a fine mese, avvisa chi devi avvisare” erano state la prima e la seconda minaccia di Laraspata al direttore del supermercato, al quale era fin troppo nota la parentela del giovane estorsore con il boss del quartiere. Di qui la convinzione degli inquirenti che il giovane estorsore – e il suo complice – agisse in nome e per conto del clan malavitoso che si serve proprio di incensurati per commettere attività delinquenziali.

La collaborazione dei vertici della società che gestisce anche il supermercato di Modugno, oltre che altri nei vicini Comuni limitrofi, e le immagini delle telecamere a circuito chiuso installate nel negozio, che hanno ripreso i due giovani in entrambe le occasioni, hanno permesso di incastrare Laraspata. Controlli effettuati negli ultimi mesi hanno, poi, permesso di verificare le frequentazioni del giovane, quasi tutte ricollegabili agli esponenti del clan “Montani-Telegrafo”, guidato da suo zio. Di qui la convinzione dei carabinieri del San Paolo, coordinati dalla Procura, che Laraspata nonostante la giovane età e l’essere incensurato è sicuramente partecipe alle attività delinquenziali dell’organizzazione criminale.