Ancora giornalisti maltrattati

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La serata musicale “Battitilive” organizzata da una piccola emittente locale e fortemente voluta dall’Assessore al Turismo della Città di Monopoli, Domenico Alba, come nelle previsioni, grazie al richiamo naturale esercitato dal fascino indiscutibile e dalla bellezza incommensurabile della Città di Monopoli, si è rivelata un successo di pubblico che, sotto un sole cocente  ha gremito Piazza Vittorio Emanuele sin dalle prime ore del pomeriggio.

Il cast artistico che ha intrattenuto la folla di giovani e meno giovani ha dimostrato di meritare proscenio e positiva considerazione del pubblico. Ingiustificata invece è apparsa la disorganizzazione palesata nel backstage nonché il grottesco e ridicolo boicottaggio quasi persecutorio perpetrato sia nei confronti della telecamera e degli operatori di Vivimonopoli sia nei confronti di un fotografo dell’Eco di Monopoli, al quale sarebbe stato negato persino l’ingresso nell’area del backstage. Sebbene regolarmente accreditati, sin dalle ore 20:30, sia Vivimonopoli che l’Eco, sono stati costretti da una selva di mezze risposte e di dinieghi ad attendere l’accesso all’area riservata per circa un’ora e mezzo. Individui non meglio identificabili per mancanza di cartellino di riconoscimento, probabilmente preposti al servizio d’ordine della manifestazione, per tutto il tempo si sono preoccupati di ignorare le richieste di verifica degli accrediti costringendo gli operatori ad un attesa ingiustificata nella calca ammassatasi all’ingresso predisposto sia per gli accrediti di stampa, sia per gli accrediti di favore.
Giusto per rendere una piccola idea della situazione estremamente disagiata venutasi a creare  grazie al caldo opprimente e ai miasmi sudoriferi sprigionatisi dalla calca, mi preme un attimino soffermarmi sul significato di ingresso inteso dagli uomini della “security”, spero non eccessivamente inebriati o predisposti al delirio d'onnipotenza dalla derivazione anglosassone di quest'ultimo termine, e sulla sua applicazione, che in pratica, si è tradotto in un miserrimo spazio virtuale di qualche centimetro suddividente una transenna di proprietà comunale dalla parte posteriore di un automezzo furgonato. Tale forca caudina longitudinale, ovviamente era presidiata da un addetto interessato più che altro a lasciar cadere nel vuoto tutte le richieste informative formulate con gentilezza dai malcapitati, loro malgrado, condannati a sciropparsi l’improvvisato lager. Mi preme evidenziare altresì, come, tra accrediti di stampa e accrediti di favore, tutta quella gente non poteva certo ammassarsi ingiustificatamente, tanto è vero che la maggior parte era regolarmente accreditata!!!
Solo dopo l’intercessione produttiva dell’Assessore al Turismo, Domenico Alba, la telecamera di Vivimonopoli è riuscita ad entrare intorno alle ore 22:15, ma, sorprendentemente si è vista accreditata di un “passi” con orario di uscita già scaduto e predisposto da uno scarabocchio indecifrabile per le ore 22:05!!!
In un backstage popolato da persone visibilmente e clamorosamente prive di pass e da dirigenti dell’organizzazione impossibili da reperire nonché “ovviamente” sconosciuti agli stessi operatori della “security”, a nulla sono valsi i tentativi di ottenere la correzione dell’anomalia. Quasi a conferma dell’atteggiamento ostracistico adottato solo nei confronti di alcuni organi di informazione locali, dopo pochissimi minuti dall’ingresso nel backstage, e dopo aver subito ogni genere di impedimento operativo, un individuo, anche’egli non identificabile, si è presentato al nostro cospetto, e, oltre ad impedirci la ripresa degli artisti, senza mezzi termini, ha di fatto impedito financo la ripresa di immagini del pubblico monopolitano assiepato sotto il palco “autorizzato ad occupare suolo pubblico dall'amministrazione monopolitana” in una piazza monopolitana!!!
La riprovevole situazione generatasi, in netto contrasto con i diritti e con le finalità dell’informazione, non può che originare disapprovazione e fortissime perplessità sulle arbitrarie disfunzioni peraltro puntualmente riscontrabili tra le pieghe di simili eventi. Quando si vuole gelosamente monopolizzare il proprio evento, penso sia più che sufficiente negare l'accredito e non fingere di concederlo per poi provocare farse ignobili e ridicole; quantomeno non sprecheremmo del tempo con soggetti, la cui difficoltà a relazionarsi alle istanze ambientali, non nasce certamente ad Oxford e, dulcis in fundo, ci esonererebbe dal compartecipare, nostro malgrado, a pantomime sulla cui insulsaggine non  residuano dubbi di alcun genere. Al di là del successo di pubblico e di  presenze, credo che queste situazioni assurde, vanificano di fatto gli sforzi stessi dell’Amministrazione comunale di Monopoli, brillantemente impegnatasi a promozionare la nostra Città, e nell’occasione, sebbene non obbligata, anche a tutelare tramite l’intervento diretto gli interessi degli organi di informazione monopolitani in quel momento danneggiati dall’azione incomprensibile di gente mai qualificatasi durante la ridicola farsa.
Dunque, dopo “Alex Briti”, anche “Sbatitilaiv” evidenzia colpevolmente le contraddizioni di un mondo ermetico, ingiustificatamente iperprotettivo e poco incline alla condivisione del bene immagine nelle more concesse dal Diritto vigente, tanto da affidare i propri interessi ad organizzazioni sin troppo ingiustificatamente irragionevoli, sin troppo ingiustificatamente disorganizzate, sin troppo ingiustificatamente sibilline, sin troppo ingiustificatamente aggressive sul piano mimico e gestuale.
Sperando che in futuro non si ledano ulteriormente gli interessi e l’attività degli organi di informazione “minori”, e che soprattutto, sul suolo monopolitano, in materia di sicurezza pubblica si “riconfigurino”, scenari e modalità operative che garantiscano diritto di cronaca e corretta informazione a tutti, si invita l’Amministrazione Comunale a rinnovare l’azione di tutela già ostentata nella occasione e che Vivimonopoli sottolinea e apprezza senza riserve.
Laddove ci siano i presupposti legislativi, si invitano altresì i rappresentanti dell’Ordine pubblico a sovrintendere in forma diretta  e/o indiretta l’attività di queste organizzazioni private mediante l'utilizzo di agenti o funzionari di PS e/o , proprio come negli stadi, mediante l'uso di telecamere a circuito chiuso. Poichè è lecito attendersi tutela, credo sia giunto il momento di restituire sia ai cittadini (involontariamente invischiati da certi soggetti a subire situazioni incredibili), sia agli addetti all'informazione, la sicurezza…ops…la  "security" che tutti, unitamente ai pari diritti e alla pari dignità , "pretenderemmo", così come peraltro ampiamente previsto dalla carta costituzionale italiana.

Felice Indiveri

Caro Felice,
troppo spesso diventa sempre più difficile esercitare il diritto di cronaca, soprattutto quando si svolgono eventi musicali pagati da tutta la comunità monopolitana. Il tutto diventa preoccupante perché è accaduto ben due volte a distanza di pochi giorni sempre con uomini del mondo dello spettacolo. Dobbiamo osare di più perché la libertà di informazione possa davvero non essere un
optional ma strumento della nostra democrazia. Come Direttore della testata giornalistica di Vivimonopoli, ti rinnovo la stima umana e professionale perché desideravi offrire un piccolo spaccato di un evento pubblico pagato con soldi pubblici, ed hai trovato un muro invalicabile. La nostra azione non è finita e attraverso il Web potrà diventare sempre più incessante a favore dei diritti della gente e dei cittadini.
Con amicizia
Domenico De Russis