Ci scrive Monopoli in MoVimento: Il cimitero dei cassonetti
Nell’attesa che le mogli preparino la cena, molti mariti hanno il loro compito abituale: andare a buttare la spazzatura!
Ma da qualche settimana sembra cambiata qualcosa: cassonetti spostati, diminuiti nel numero oppure completamente spariti.
Evidentemente ci stanno preparando al momento in cui partirà la raccolta differenziata spinta.
Raccolta differenziata di cui ancora non si conosce il progetto concordato tra Amministrazione Comunale e Azienda di Gestione dei Rifiuti (Aimeri). Eppure, la cultura della corretta gestione integrata dei rifiuti (un sistema integrato di gestione dei rifiuti è costituito dall’insieme delle operazioni di raccolta separata alla fonte, raccolta residuale, spazzamento stradale, trasporto, trattamento, smaltimento finale delle frazioni non più valorizzabili, recupero e riciclaggio) diventa "abitudine popolare" solo se c’è una chiara e decisa volontà politica della pubblica amministrazione, in collaborazione con i cittadini, con i produttori e con chi gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
Grazie a questa situazione che ha disorientato i più, si nota solo una cosa: quei pochi cassonetti rimasti sono strapieni e i marciapiedi vicini sono spesso coperti da buste di immondizia.
Perché eliminare i bidoni quando la differenziata spinta ancora non è partita e sulla data di partenza del servizio e delle sue modalità si sa poco o nulla?
(continua)
Sappiamo però che i cassonetti eliminati dal circuito cittadino non sono spariti: sono stati depositati [regolarmente autorizzati? Sul cartello si legge "provvisoriamente adibito a deposito", quindi stiamo parlando di un deposito temporaneo secondo la lett. bb) dell’art. 183 del D. Lgs 152/2006 (aggiornato dal D.lgs 205/2010) ossia come un "raggruppamento" di rifiuti effettuato prima della raccolta nel luogo in cui gli stessi sono prodotti e nel rispetto di alcune precise condizioni. Siamo sicuri si possa parlare di deposito preliminare? Secondo la Cassazione (Cass. pen., sez. III, n. 11650/11) per poter parlare di deposito temporaneo e controllato di rifiuti, occorre il rispetto di tutte le condizioni dettate dalla norma sopra citata e, in particolare, del raggruppamento dei rifiuti nel luogo di produzione e il rispetto dei tempi di giacenza riferiti alla natura e quantità dei rifiuti. In caso di mancato rispetto di tali condizioni si parlerà non più di deposito temporaneo, ma di deposito preliminare o di stoccaggio, attività per le quali é necessaria una preventiva autorizzazione] o meglio ammassati in un terreno di proprietà del Comune (di fronte alla sede dei Vigili Urbani).
Non sembra un deposito ma (come si può notare dalle foto) una vera e propria "discarica", eppure quei cassonetti (ricordiamolo, di proprietà del Comune) potrebbero essere ancora una risorsa (magari rottamandoli o vendendoli a qualche interessato si potrebbe guadagnare più di qualche euro) e invece vengono prelevati e gettati con un ragno meccanico che evidentemente li danneggia e li rende non più utilizzabili.
Speriamo solo che una simil "discarica" così evidente non invogli qualcuno ad usufruirne per propri tornaconto.
È opportuno quindi, chiedere ai nostri amministratori locali di rappresentare il senso più autentico degli interessi della comunità di persone (cittadini) senza inopportuni cedimenti alle logiche della finanza.
Monopoli in MoVimento – MoVimento 5 Stelle