Inagibilità della scuola “G. Modugno”, le proposte del Partito Democratico di Monopoli

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La inutilizzabilità per ragioni statiche dell’edificio scolastico di via Procaccia (Porta Vecchia) che ha ospitato sino ad oggi la Scuola Elementare "G. Modugno" crea un problema importante non solo agli operatori di quella scuola, a quei bambini e alle loro famiglie, ma a tutta la città perché si è innescato un problema di ricollocazione di ben 17 classi di scuola primaria e di circa 600 alunni tra i 6 e i 10 anni, con un "effetto domino" per i possibili spostamenti di porzioni o di intere scuole di ogni ordine e grado.

Questa "disgrazia" (che non deve rimanere senza la precisa individuazioni di ragioni e responsabilità) si incrocia con l’accorpamento recentemente deliberato dagli Organi Scolastici Regionali sulla scorta della legge nazionale (nel frattempo dichiarata incostituzionale) e delle decisioni assunte dalla Amministrazione Comunale.

La Scuola G. Modugno fa parte dell’Istituto Comprensivo "verticale" Galileo Galilei, che accorpa la detta scuola elementare e la Scuola Media Galileo Galilei, con una unica dirigenza, un’unica struttura ammnistrativa e burocratica, unici organi collegiali e, da costruire nel tempo, unitarietà di intenti e integrazione di progetto scolastico e formativo.

Dove andranno a scuola dal prossimo 17 settembre i circa 600 bambini della "G. Modugno" ? Certamente dovranno essere ospitati in un’altra scuola già esistente, visti i tempi ristrettissimi per risolvere il problema.

La domanda è pressante e la soluzione urgente, anche perché potrebbero essere necessarie anche opere di sistemazione nell’istituto ospitante.

(continua)

Le voci e le idee che si rincorrono sono molte e varie e noi, ascoltati in riunioni informali i genitori dei bambini e gli insegnanti, oltre che i dirigenti scolastici e gli amministratori comunali, ci permettiamo di suggerire non una soluzione preconfezionata, ma dei principi generali che devono essere posti a monte delle scelte operative, poiché ogni soluzione ha i suoi pro e contro, i suoi sostenitori e detrattori, i suoi interessi e le sue resistenze palesi o nascoste, e la bussola per orientarsi che non può che essere costituita da criteri di buon senso e di interesse generale:

1) La Scuola Modugno afferisce ad un preciso territorio (il centro storico e una porzione della zona centrale e semiperiferica sud di Monopoli) e deve restare strettamente legata a tale territorio per ragioni di presidio culturale, di aggregazione sociale, ed anche di facilità di accesso da parte dei residenti; non è possibile spostarla, in tutto o in parte, in zona posta nella parte semiperiferica o periferica a nord della città.

2) La Scuola Modugno deve restare tutta insieme e le 17 classi non devono essere suddivise in più plessi scolastici: oltre che ragioni di identità culturale (e si pensi alle numerose iniziative extracurriculari che da tanti anni qualificano la scuola e che sono accessibili da alunni di età e classi differenti sotto la direzione di insegnanti pure di classi diverse), anche per la banale ma fondamentale ragione che in moltissime famiglie vi è più di un bambino che frequenta la scuola e sarebbe impossibile per una famiglia accompagnarli e riprenderli alla stessa ora in luoghi diversi; al contrario sarebbe più facile far spostare ragazzi delle Scuole Superiori che si muovono autonomamente e, qualora necessario e in via subordinata, far spostare (in numero e per distanze meno rilevanti) ragazzi di scuola media.

3) La Scuola Elementare Modugno deve continuare ad alimentare la Scuola Media Galileo Galilei, che è l’altra istituzione formativa e culturale del territorio innanzi indicato: anzi questo è il senso proprio dell’Istituto Comprensivo appena costituito! Suddividendo la Scuola Elementare in più plessi o, peggio, spedendo parte degli alunni della Modugno in scuole nel territorio a nord di Monopoli, avremmo la distruzione culturale e didattica della Modugno e, negli anni a venire, anche il dissolvimento della Galilei, che non verrebbe più "alimentata" dalle iscrizioni di bambini poiché le famiglie troveranno più comodo spostare completamente l’asse delle frequentazioni scolastiche; con la privazione per un intero territorio dei suoi presìdi formativi più importanti, e con l’annullamento di esperienze certamente di eccellenza;

4) Bisogna cogliere in questo "disastro" l’occasione per un censimento rapidissimo delle disponibilità di aule (occupate, libere ed eventualmente liberabili ed adattabili) ) in tutte le scuole di ogni ordine e grado di Monopoli al fine di realizzare gli accorpamenti necessari affinchè le scuole, ove possibile, non siano più organizzate in svariati plessi, riuscendo così a ricuperare efficienza, a risparmiare risorse e a costruire unitarietà, identità culturale e riconoscibilità all’esterno;

5) Bisogna individuare una soluzione non precaria e zoppicante, perché quello che si fa oggi sotto la pressione dell'urgenza resterà, come tutte le cose provvisorie di questo Paese, per molti e molti anni, fino a che non si farà rivivere, lì stesso, la Scuola "Giovanni Modugno !"

 

PD Monopoli