Ci scrive Francesco Tamborrino: Dopo le centraline è ora di occuparsi della qualità dell’aria!

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Come noto, in questi giorni si sta procedendo alla installazione sul territorio comunale di alcune centraline di monitoraggio dei valori di inquinamento elettromagnetico, grazie alle quali sarà possibile controllare costantemente il rispetto dei limiti di esposizione per i luoghi di lunga permanenza come le scuole, nonché dei limiti assoluti di esposizione stabiliti dal DPCM 8 luglio 2003.

Di fronte a questo importante risultato, vogliamo senz’altro dare atto all’amministrazione e, in particolare, all’assessore all’ambiente, di essersi prodigati per il meglio e con una attenzione degna di nota, nonostante permangano, sempre su questo tema, enormi ritardi rispetto ad altri impegni ancora non mantenuti, tra cui la adozione del piano di zonizzazione elettromagnetica.

Non comprendiamo, però, per quale ragione l’amministrazione non manifesti una uguale attenzione ad una problematica ambientale e di salute pubblica altrettante urgente e preoccupante, qual è il controllo della qualità dell’aria nella nostra città e, in particolare, nelle aree più prossime alla zona industriale.

In più occasioni, infatti, sia i cittadini sia alcune forze politiche hanno segnalato la presenza, specie nelle ore notturne, di emanazioni maleodoranti che si propagano sino al centro cittadino, chiedendo inoltre di conoscere cosa realmente generino i fumi che, anche di giorno, alcune industrie cittadine immettono in atmosfera.

(continua)

Su questo argomento e in particolare sulla irrisolta questione di controlli seri ed indipendenti è noto come l’amministrazione abbia, in questi anni, fatto in più occasioni "orecchie da mercanti", scaricando la responsabilità e il peso di tutti i controlli sull’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, che dal canto suo, però, non è nelle condizioni di assicurare un monitoraggio costante e soprattutto diffuso della qualità dell’aria nella nostra città e conseguentemente di fornire dati che siano per questo sufficientemente attendibili. Né può ritenersi sufficiente, a nostro parere, la sola centralina installata nei pressi della scuola media Sofo, atteso che sarebbe auspicabile incrementarne il numero in ulteriori punti strategici della città, a cominciare naturalmente dalla zona industriale.

Occorrerebbe pertanto che l’amministrazione – e nella specie il sindaco nella sua qualità di responsabile della salute pubblica – si facesse direttamente carico di tale incombenza mediante sistemi di monitoraggio autonomi e continui, di modo da dare alla popolazione periodica contezza di ciò che respiriamo e auspicabilmente restituita tranquillità a quei tanti cittadini che risiedono nelle aree a nord della città.

Ecco perché, seguendo l’esempio di ciò che si sta facendo per il monitoraggio delle esposizioni da elettrosmog, chiediamo che l’amministrazione si doti al più presto di una o più centraline multiparametriche per la misurazione della qualità dell’aria in atmosfera, utilizzando sistemi moderni di acquisizione, elaborazione e trasmissione dati in grado di garantire la disponibilità di informazioni in tempo reale.

Siamo certi che per questa amministrazione che spende e spande soldi per manifestazioni mal riuscite e continua a stipendiare collaboratori esterni di dubbia utilità, non risulterà complicato rintracciare nelle pieghe del prossimo bilancio alcune migliaia di euro da destinare a tale scopo.

Chiediamo insomma all’amministrazione di dimostrare con azioni tangibili che di fronte alla salute dei cittadini non esistono altri interessi superiore da tutelare.

Questa è la sfida che lanciamo all’amministrazione e di cui torneremo a farci promotori nella prossima seduta del consiglio comunale che si occuperà del bilancio.

Francesco Tamborrino
Gruppo Consiliare PD