Dichiarazione della Cgil Ba sull’apertura dei negozi

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Nei giorni scorsi gli organi di stampa locali hanno diffuso il comunicato dell'assessore Colucci del Comune di Monopoli che faceva riferimento all'assenso della CGIL di Monopoli alla norma riguardante la liberalizzazione degli orari di apertura delle attività commerciale.

La Cgil non ha partecipato a suddetta riunione, convocata dall' Assessore Colucci, per impegni improrogabili, e sottolinea il suo dissenso alla vicenda con una dichiarazione della Segretaria Prov. FILCAMS CGIL Barbara Neglia.

Ecco il documento in allegato.

Spett.le
Comune di Monopoli
Area Organizzativa VII
Settore Commercio

in riferimento all’invito ricevuto per la data odierna e di cui ci scusiamo per l’assenza a causa di impegni improrogabili, la Filcams Cgil nella persona del –segretario generale Barbara Neglia, dichiara il suo totale dissenso rispetto alla liberalizzazione delle aperture commerciali.

(continua)

Il nostro dissenso vuole richiamare l’attenzione sull’impatto negativo che questo provvedimento avrà sulla condizione di vita del lavoratore e della propria vita. La liberalizzazione degli orari commerciali non c’entra nulla con la crisi dei consumi che individua la sua causa principale nella caduta vertiginosa del reddito delle famiglie italiane. E questo il risultato di una manovra che colpirà severamente i redditi da pensione e da lavoro e non farà altro che rendere inutile la prospettiva delle aperture totali dei negozi, poiché si tradurrà in una misura destituita di qualunque effetto concreto sull’andamento dei consumi.

L’unico risultato certo di tale misura sarà il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti del settore distributivo. Non crescerà l’occupazione, ma aumenterà il ricorso alle forme più precarie di lavoro. Sarà impossibile la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, soprattutto per le donne, la stragrande maggioranza degli addetti al settore. Verrà assestato un nuovo colpo alla piccola e media distribuzione, con la perdita di numerosi posti di lavoro stabili. E crescerà il disagio per i consumatori non in grado di frequentare i grandi centri commerciali, come, innanzitutto, la popolazione anziana del nostro Paese. E in ultimo non va tralasciato il fattore sicurezza, l’apertura dei negozi con orari e modalità differenti creerà difficoltà anche alle forze dell’ordine nella gestione della salvaguardia sia delle cose che delle persone.

Augurandoci di voler avviare un tavolo di concertazione che possa vedere la partecipazione di tutte le istituzioni e delle organizzazioni sindacale, rimaniamo a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.