Ci scrive il PD Monopoli: Altri 7000 avvisi di accertamento ICI contestati

294

L’Ennesimo strafalcione amministrativo colpisce Monopoli durante le vacanze di Natale.

L’Amministrazione invia a circa 7.000 cittadini avvisi di accertamento ICI per l’anno 2006, contestando il ritardato pagamento della tassa ed applicando sanzione del 30% dell’importo versato in ritardo.

Parte delle cartelle vengono recapitate e molte altre sono in viaggio; arrivano però le prime rimostranze di contribuenti e commercialisti i quali segnalano che nel 2006 il Comune aveva consentito una proroga di pagamento dal 30/6 al 31/7, e che quindi i pagamento fatti entro questa data (e cioè la grandissima parte di quelli contestati) non sono tardivi.

L’Amministrazione fa marcia indietro, invia una circolare ai propri Uffici e ai CAF – (ai quali ha delegato proprio in questi giorni e in occasione di questa "messe" di cartelle il ruolo di front-office retribuito per affrontare i cittadini, le loro rimostranze e la discussione dei singoli casi ) –, assicura di essersi resa conto dell’errore e comunica che emetterà in autotutela gli annullamenti degli accertamenti.

(continua)

Tutto e bene ciò che finisce bene per i cittadini, però vanno fatti rilievi alla Amministrazione perché sembra di avere a che fare con dilettanti e non con una macchina organizzativa adeguata e rodata, se essa muove una tale mole di atti sbagliando clamorosamente il tiro.

E non è la prima volta: si pensi alle cartelle degli scorsi anni, le quali avevano almeno la "finalità perversa" di "aggiustare i bilanci" appostando le partite "accertate" ai fini del rispetto del Patto di Stabilità, con buona pace dei costi, delle lamentele della gente, delle lunghe file presso gli Uffici e poi del ricupero effettivo non superiore al 20% dell’accertato; e si pensi alla cartelle TARSU, le quali hanno generato situazioni paradossali non preventivamente valutate (vd. le cantine e i box, le case di campagna, le famiglie numerose, gli uffici, ecc. ), che hanno costretto l’Amministrazione, per metterci una pezza, a svendere i gioielli di famiglia: l’area Pagano, la Palazzina Sicie ecc.!

Quanti dipendenti hanno lavorato a vuoto su questa iniziativa sbagliata ? Quante ore di lavoro sono state sprecate e quante se ne sprecheranno per rimediare all’errore ? Qual è il costo delle notifiche degli accertamenti (si dice 12 euro ad accertamento, che per 7.000 fa € 84.000,00) ? E quale sarà il costo della notifica degli annullamenti (presumibilmente lo stesso)? Non c’è forse un danno erariale? E chi ne risponderà?

E soprattutto che credibilità ha una Amministrazione:

– che effettua operazioni discutibili e onerose, spesso tecnicamente errate, sulla pelle dei cittadini.

– che frequentemente provoca danni erariali, e cioè dispersioni di denaro e di risorse pubbliche meritevoli del vaglio della Corte dei Conti.

– che non ha più il controllo e la gestione politica della macchina burocratica.

Con i denari dei cittadini, specie in tempi di crisi, sbagliare anche una sola volta, è sempre troppo! E a Monopoli gli errori fatti in questi 3 anni e mezzo sono ormai tanti!

Partito Democratico di Monopoli