P.O. Monopoli/Conversano,la lettera dei consiglieri di opposizione di Monopoli al Presidente Vendola

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Egregio Presidente Vendola,

intendiamo entrare nel dibattito relativo alla permanenza nel P.O. di Monopoli / Conversano di circa 40 dipendenti delle Cooperative che prestano servizio per lavori di pulizia e facchinaggio, e per i quali era stata prevista – (ed anche promessa in campagna elettorale)- la "internalizzazione", e cioè l’assunzione a tempo indeterminato da parte della Sanità Pubblica.

Era stato previsto che tali internalizzazioni avrebbero avuto decorrenza dal 1 dicembre 2011, ma nello scorso mese di ottobre è stato comunicato che per la necessità di rispettare il patto di stabilità regionale solo una parte di questi dipendenti delle Cooperative – e cioè quelli assunti in data antecedente l’ 1/12/2009 – sarebbero stati internalizzati.

Per gli altri lavoratori si aprirà il baratro della disoccupazione perché i contratti con le cooperative andranno conseguentemente a cessazione e i dipendenti assunti dopo la data suindicata verranno licenziati dalla cooperative (e, in quanto soci, non potranno neppure accedere alla cassa integrazione e alla mobilità). 

La scure dei licenziamenti colpisce anche medici e paramedici "convenzionati" i quali, per effetto di sentenza della Corte Costituzionale sulla cd "stabilizzazione",  rischiano il licenziamento.

(continua)

Alla fine di ottobre è arrivata la "soluzione ponte" di far permanere i contratti in essere con le cooperative e i contratti con i medici e paramedici sino al 1/12 con costi a carico del bilancio autonomo regionale, e non del capitolo della sanità colpito dagli strali del patto di stabilità; ma ormai anche tale data si avvicina.

L’altra faccia del problema della fuoriuscita di questi lavoratori dal ciclo produttivo della sanità è la carenza di personale negli Ospedali, la diminuzione degli standard della assistenza e dei servizi alle persone, e persino la chiusura di interi reparti.

Non ci sembra, Presidente Vendola, che fossero queste le idee con le quali Lei è stato chiamato per la seconda volta a governare la Regione Puglia ! E vogliamo dire semplicemente che non è questo che i lavoratori della sanità, la gente semplice, e poi le famiglie, i malati, gli anziani si aspettano da Lei.

Lei ha costruito un sogno, anzi due: il primo è quello di una Sanità che funziona, di Ospedali che garantiscono assistenza necessaria e di livello elevato ai cittadini, e che tale assistenza non sia una "concessione" del potere o di qualche potente, ma un diritto da esercitare, ed anzi esigere.

Il secondo è la cancellazione del precariato nel lavoro, che prima di essere un concetto economico – giuridico è una "sventura umana" per chi lo subisce, ed anzi un vero e proprio stato psicologico di dipendenza e di prostrazione.

Presidente Vendola,

i tempi sono quelli che sono e che i vincoli del bilancio regionale e nazionale stringono e addirittura stritolano il corpo sociale, ma Noi, i cittadini di questa Città e di questa Regione Le chiediamo lo scatto di reni che consenta di invertire lo scivolamento di pezzi della società pugliese verso l’ulteriore precariato, verso l’indigenza e la povertà, e che consenta altresì di affermare e ribadire che, nonostante tutto, in Puglia si fa della buona sanità.

Le chiediamo dunque, Presidente Vendola, di prorogare per almeno 6 mesi i contratti in essere con le Cooperative affinchè i lavoratori non internalizzati possano conservare il loro posto, e di prorogare per analogo periodo i contratti dei medici e paramedici "precari" in scadenza; ed in questo tempo occorrerà dare impulso ad una iniziativa istituzionale per risolvere una volta per tutte tali problemi.

Presidente Vendola, gli sprechi e le "consorterie di affari" della Sanità di questa Regione sono ancora tanti, nonostante il suo grande impegno ed il lavoro di questi anni; eliminando i primi e stanando le seconde si potrà dare una speranza ai lavoratori della Sanità e a tutti i cittadini che hanno necessità di usufruirne.

I Consiglieri Comunali di Monopoli del PARTITO DEMOCRATICO
Il CC Giuseppe Ciaccia