Porta di vetro a Palazzo di Città, la risposta della coalizione di centrodestra

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In questi giorni in molti si sono affrettati a commentare i lavori di realizzazione di una porta in vetro a Palazzo di Città definendola come una sorta di muro tra la città e il Palazzo. Peccato che coloro che oggi contestano tale scelta abbiano preso un abbaio o, forse più semplicemente, non hanno mai visitato alcuni palazzi comunali di Puglia e d’Italia.

Realizzare un varco come quello che nei prossimi giorni sarà funzionante nella sede storica del Comune di Monopoli non significa allontanarsi dalla città o controllare i dipendenti comunali. Ma piuttosto è un modo per rendere più sicura una struttura dove, dopo il trasferimento degli uffici di Polizia Municipale, manca un presidio e la cui assenza rende meno sicuro il Palazzo. Insomma, si mira a garantire l’incolumità non solo degli amministratori e dei dipendenti (circa 30 quelli i cui uffici sono presenti al primo piano), ma anche dei beni qui custoditi. Non sono pochi i casi, denunciati dagli stessi impiegati, in cui si sono ritrovati in ufficio persone che hanno chiesto soldi anche dietro qualche minaccia.

Maggiore sicurezza non significa barricarsi a Palazzo di Città in quanto ci sarà solo un controllo (come in tutti gli edifici pubblici) di chi entra e chi esce, evitando che chiunque possa scorazzare tra gli uffici comunali. Maggiore sicurezza non significa altresì chiudere in una gabbia i dipendenti comunali che, anzi, avranno libero accesso utilizzando il proprio badge. Maggiore sicurezza non significa chiudere il Palazzo ai monopolitani che potranno sempre salire per incontrare sindaco e assessori.

LA COALIZIONE DI CENTRODESTRA – MONOPOLI