Monopoli, il comitato Tutela Coste alla ricerca della verità

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Una spiaggia di Monopoli Occhi puntati sugli sversamenti a Cala Corvino. All’amministrazione comunale la richiesta di una mozione urgente da discutere in consiglio

E’ in programma per questo pomeriggio, alle 17, nella biblioteca di Monopoli, un incontro tra il Comitato Tutela Coste, che ha come coordinatore Donato Cippone, e le commissioni consiliari ambiente e bilancio. All’ordine del giorno la questione degli sversamenti in mare nei pressi di Cala Corvino. Un problema evidenziato da anni, ma che quest’estate è emerso in tutta la sua drammaticità. E’ da luglio infatti che lo specchio acqueo antistante la Grotta delle Vergini è diventato improvvisamente nero, con fuoriuscita di una sostanza maleodorante e oleosa, capace di macchiare la pelle come fosse inchiostro.

La nascita del Comitato Tutela Coste – Sono stati in tanti, cittadini, turisti, multiproprietari e multivantage della struttura ricettiva di Cala Corvino, proprietari di ville, associazioni e movimenti civici a sensibilizzarsi, a costituirsi in comitato, e a richiedere controlli accurati per svelare l’origine del fenomeno. Ad interessarsi sono stati chiamati anche i tecnici dell’Arpa che sul posto, quando però la macchia si era diluita a causa delle correnti, hanno eseguito i campionamenti. Le prime analisi però sono state effettuate su campioni prelevati da componenti del comitato e fatte analizzate dall’ “Allkema engineering srl- chimica e ingegneria applicate all’impresa e all’ambiente” di Modugno. Preoccupanti i dati emersi: l’acqua di mare è risultata contaminata per le notevoli concentrazioni di streptococchi fecali (10.000 UFC/100 ml valore limite per la balneazione 200) ed escherichia coli (30.000 UFC/100 ml valore limite 500). Dati che comunque non collimano con quelli diffusi dall’Arpa, secondo cui i valori sono invece nella norma. In tal senso e dinanzi a queste evidenti diversità, il Comitato Tutela Coste esprime le proprie riserve sui risultati forniti dall’Arpa.

(continua)

L’esposto alla Procura e la mozione urgente– Il Comitato ha informato del problema la Guardia Costiera, l'Arpa, la Capitaneria di Porto di Monopoli, i Carabinieri del nucleo NOE di Bari, la Polizia provinciale, le Guardie ambientali e venatorie "Rangers" della provincia di Bari, il WWF, la Lega Ambiente regionale e la Lega Ambiente sezione di Polignano a Mare. Ma il suo lavoro non si esaurisce qui e nei prossimi giorni depositerà un esposto dettagliato alla Procura della Repubblica, segnalando anche la presenza di una condotta presumibilmente illegale nella "grotta del serpente", in Lama Marzone, zona assai vicina a quella di Cala Corvino. Non è ancora tutto. Il Comitato, nella riunione di questo pomeriggio, chiederà all’amministrazione di Monopoli la formulazione di una mozione urgente da discutere nella prossima seduta del consiglio comunale.

Una class action per il risarcimento danni – Nel corso del direttivo del Comitato tenutosi qualche giorno fa è stata inoltre deliberata la costituzione di un pool di avvocati penalisti, civilisti e amministrativisti, per promuovere una class action finalizzata alla richiesta di risarcimento danni, dal momento che notevoli sono le ripercussioni dello sversamento in mare di questa sostanza oleosa e maleodorante. Ripercussioni che hanno già coinvolto soggetti privati e intaccato l’immagine della costa cittadina e quella di Monopoli. Non si esclude infine la presenza di eventuali danni alla salute dei bagnanti che, inconsapevolmente, si sono immersi in quella meravigliosa insenatura.

Ufficio Stampa del Comitato Tutela Coste

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