Referendum: ha vinto l’Italia, hanno vinto i cittadini

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Con il raggiungimento del quorum e il trionfo dei SI, ha vinto l’Italia dei beni comuni, della responsabilità, dello sviluppo sostenibile, dei diritti, della partecipazione. È stata data una salutare sberla all’Italia del sultanato berlusconiano, delle lobbies, dei poteri forti, dell’indifferenza.

 

Finalmente all’estero si parlerà di un’Italia che non viene derisa per i comportamenti del suo capo del governo, non viene guardata con preoccupazione per la sua democrazia traballante. Si parlerà di un’altra Italia.

 

L’Italia dei cittadini che tornano a volere voce in capitolo, a PARTECIPARE, a ribadire che “la sovranità appartiene al popolo”(Art. 1 della Costituzione).

 

L’Italia della democrazia, della Costituzione Repubblicana, del diritto e dei diritti, che spazzando via la legge sul Legittimo Impedimento ribadisce che tutti i cittadini sono UGUALI DAVANTI ALLA LEGGE (Art. 3 della Costituzione).


(continua)

 

L’Italia del futuro e della responsabilità, che dice NO AL NUCLEARE e punta a uno sviluppo più sostenibile, più rispettoso dell’ambiente, della salute dei cittadini, delle generazioni che verranno.

 

L’Italia dei beni comuni, dei diritti universali, della vita, perché dicendo NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA, l’acqua che è vita, si è detto chiaro e forte che i diritti e la vita dei cittadini non sono merce, non sono in vendita!

 

La vittoria è ancora più esaltante se pensiamo agli ostacoli che avevamo di fronte: l’apatia, l’indifferenza, la sfiducia della gente verso la politica (quante volte, parlando con i cittadini, abbiamo sentito che non valeva la pena votare perché “tanto alla fine decidono sempre e tutto LORO”). Avevamo contro la VERGOGNOSA CONTROINFORMAZIONE di 5 telegiornali nazionali su 7 (due dei quali appartenenti alla TV pubblica!) ed il SILENZIO VIGLIACCO di chi voleva far fallire i Referendum. Ma siamo riusciti a farci capire e i cittadini hanno vinto ugualmente! Quel silenzio è stato coperto dalla vittoria assordante dei SI!

 

Come CIRCOLO “ARCI MONOPOLI” vogliamo ringraziare i compagni di viaggio (singoli cittadini, associazioni, movimenti politici) di questi ultimi due mesi nel Comitato Cittadino per il SI. Un viaggio che speriamo continui. Sono stati mesi di formazione, informazione, confronto e a volte anche scontro, ma alla fine tutto si risolveva grazie a due elementi fondamentali: la CONSAPEVOLEZZA DI UN OBIETTIVO COMUNE troppo importante e il RISPETTO profondo per persone, opinioni, differenze. Questa è una lezione che, umilmente, ci piacerebbe donare alla politica in generale e al Centrosinistra in particolare (a partire da quello cittadino!).

 

Infine, due parole su un grande messaggio lanciatoci da questi referendum: è ancora possibile immaginare una società più giusta e aperta, un modello di sviluppo diverso, un’Italia migliore in cui la politica torni ad occuparsi dei problemi veri della gente. E magari è il caso di partire da ciò che ci è più vicino e immaginare anche una MONOPOLI diversa. Una città che la smetta di alimentare i sentimenti peggiori dei cittadini (apatia, individualismo, qualunquismo) e di essere al servizio di pochi “eletti, privilegiati, prescelti, fortunati”. Una città che torni a mettere in primo piano la partecipazione, la legalità, la cultura, l’ambiente, la solidarietà, lo sviluppo e il lavoro.

Una Monopoli dei cittadini e per i cittadini. Una città che, lo ribadiamo e sia chiaro, amiamo!

 

Questa è la grande lezione dei Referendum del 12 e 13 giugno: CAMBIARE È POSSIBILE, È ANCORA POSSIBILE.

 

Francesco Girolamo

Presidente Circolo “Arci Monopoli”