Ci Scrive Sinistra Ecologia Libertà Monopoli: Tarsu, regalo estivo alla città

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L’estate porta ai monopolitani aumenti che riguardano il pagamento della Tarsu quale dono, non gradito, fatto dal sindaco e dalla sua amministrazione.

Ci pervengono richieste di aiuto e proteste di cittadini che, vivendo in situazioni economiche disagiate, si devono sobbarcare quest’altro aumento inutile ed ingiustificato. Oltre gli aumenti ci sono anche “bollette pazze” che da un anno all’altro hanno modificato perfino le destinazioni d’uso delle cantinole, rendendole abitative e quindi tassate maggiormente.

Questi errori porteranno al cittadino anche perdite di tempo per chiarire negli uffici preposti le irregolarità. Ma è mai possibile che nel 2011 e con le tecnologie disponibili si debbano fare questi grossolani errori? È possibile che il cittadino debba sobbarcarsi in toto questi disservizi? È possibile che l’amministrazione “abbia riportato in bilancio preventivo” tali cifre? Viste le esperienze passate immaginiamo di si!

 

(continua)

Ci sono aumenti indiscriminati (fino al 100%) per tutti, ad esclusione per fortuna di titolari di redditi bassi, a fronte di un servizio, diciamo così, rimasto uguale a quello dell’anno scorso. Si, perché il nuovo servizio di raccolta partirà, se tutto va bene, nel 2012; allora non si capisce per quale motivo i cittadini debbano pagare di più, da subito, non ricevendo nulla in cambio.

Per alcune attività sembra abbiate deciso di non applicare aumenti a quelle inserite nel centro storico, caricando invece tutte le altre. Perché questa differenzazione?

Noi di Sel abbiamo più volte chiesto di non applicare aumenti, abbiamo chiesto di non bandire quel tipo di gara poi avviata, abbiamo chiesto di ascoltare tutti i partiti, le associazioni ed i cittadini. Abbiamo spiegato che aumenti per tutti e raccolta differenziata senza sistema premiante per i cittadini più virtuosi, sono contro logica.

Sel proponeva e propone un modello sperimentato da anni, funzionante, gradito e conveniente all’utente:

far pagare un canone minimo a tutti i cittadini e tassarli in base al consumo, semplicemente dotando i nuclei familiari di tessere magnetiche da utilizzare presso isole ecologiche o sui mezzi di ritiro porta a porta ogni volta che si differenzia. Sulle singole tessere immediatamente figurano le quantità di differenziata prodotta e la giusta differenziazione. A fine anno in base alla quantità e qualità del differenziato il cittadino accumula bonus da scontare sulla “bolletta” successiva permettendogli quindi di pagare meno e differenziare meglio. Il comune gestendo direttamente le attività, incamererebbe utili dalla vendita del differenziato recuperato e potrebbe assumere personale locale, creando anche occupazione.

Abbiamo presentato, insieme agli altri partiti di opposizione, una mozione da discutere in consiglio comunale, ad oggi Romani e la sua maggioranza hanno impedito la discussione, sfuggendo ad un dibattito democratico, facendo mancare sempre il numero legale. Anche i cittadini hanno raccolto firme, tantissime, affinchè la politica ascoltasse i dubbi, le richieste, i suggerimenti, come prevede lo statuto comunale, ma anche in questo caso, silenzio assoluto e mancanza del numero legale per la discussione in consiglio comunale.

Nel 2008 per i cittadini monopolitani la “novità” del sindaco giovane, eletto con una maggioranza bulgara, senza presentare un programma, sembrava il rimedio ai problemi locali, grazie anche all’elevato numero di consiglieri comunali a disposizione. “Ascolterò la gente, con essa parlerò, risolverò i problemi dei monopolitani, faremo”, questo diceva il futuro sindaco.

I risultati catastrofici dopo tre anni sono sotto gli occhi di tutti: il sindaco eredita, lo dice pure l’ex assessore Zaccaria, dall’amministrazione Leoci un pug da approvare, lavori appaltati da completare ed altri già appaltati da avviare, eredita finanziamenti, ad esempio, per bollenti spiriti, fondi regionali per la costruzione di asili nido comunali, eredita anche la nuova gara da bandire nel 2010 per la raccolta rifiuti, eredita lo studio di Agenda 21 per uno sviluppo sostenibile della città.

Uno dei primi atti che la giunta fece fu quello di rinuncia dei fondi regionali pari a circa € 700.00,00 per la costruzione di asili nido comunali. I lavori di piazza V. Emanuele, (a proposito assessore Pasqualone quando si decide a sistemare, non sappiamo più dopo quante volte, la mattonatura che sta risaltando) sono il fiore all’occhiello dell’amministrazione.

Oggi viviamo in una città con molti problemi irrisolti che il governo cittadino fa finta di non vedere. Parcheggi mancanti, situazione ambientale incerta, strade congestionate. Un problema che ormai si sta aggravando di più è quello causato dai cattivi odori che specie nelle ore notturne, chissà perché, aumentano d’intensità. Di questi odori, di questi fumi sparati in cielo vorremmo sapere la provenienza, la correttezza, la salubrità.

Vorremmo sapere che aria respiriamo, quanti decibel sonori assorbiamo, qual’è il nostro livello d’inquinamento, quali azioni l’amministrazione intenda compiere per l’uso di energia alternativa fotovoltaica, solare, eolica.

La città non ha ancora un piano di zonizzazione acustica pur essendone obbligata ad averlo per legge, non abbiamo ancora un piano delle coste, non abbiamo un piano del traffico che preveda adeguati parcheggi.

Abbiamo un Pug approvato con i soli voti della maggioranza ed a cui noi con il resto dell’opposizione abbiamo fatto due esposti alla magistratura; questo pug ha rappresentato la visione politica della crescita della città: solo cemento su cemento.

Abbiamo un consiglio comunale mancante di un assessore e di un consigliere dimissionari, abbiamo un sindaco impegnato a dirimere beghe della maggioranza, ignorando i problemi della città.

Sindaco le chiediamo risposte urgentissime a quanto da noi richiesto e soprattutto di fare un passo indietro sull’aggravio TARSU.

Il direttivo di Sinistra ecologia Libertà

In basso una cartella consegnata da un cittadino a testimonianza di errori