Lettera aperta del consigliere comunale Giampiero Risimini su Casa di Riposo Romanelli

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La vicenda della Casa di Riposo Romanelli è, ancora una volta, l’emblema di quanto la cattiva politica possa recar danno a questa città, e di come la politica del fare “male” sia ormai solo una stanca e ripetitiva litania.

Non vogliamo esercitarci nel tipico balletto della colpa in cui qualche buon assessore pure ha cominciato ad esibirsi, né tacere di eventuali responsabilità di coloro che hanno avuto il compito di gestire l’ASP in una fase delicata e critica, resa ancor più gravosa da politiche e gestioni finanziarie allegre degli anni passati dell’Iprab.

Tuttavia continuiamo a chiederci che senso e che ruolo riesca ad avere la politica, quando sceglie i Dirigenti, nomina i componenti degli organi gestionali, decide di erogare eventuali contributi.

Che ruolo e che funzione rivestono un Sindaco ed un assessore ai servizi sociali che, al cospetto di un naufragio annunciato ed imminente, se ne stanno a guardare, quasi la vicenda non li riguardasse, perché tanto alla fine si può sempre dire che la colpa è della Regione, o del Dirigente Calabrese, o meglio ancora di quel comunista di Presidente del C.d.A..

 

(continua)

O forse le ragioni di questo strano silenzio, di questa preoccupante inerzia, i motivi reconditi dell’accanimento burocratico sono da ricercare proprio nel desiderio inespresso di liberarsi di qualche scomodo personaggio, in una fase delicata ed importante della vicenda Iprab?

Addentrarsi nei meandri delle richieste, delle norme, dei controlli, e dei regolamenti è certamente alquanto complicato, ma par di capire che in fondo il nuovo C.d.A. aveva intrapreso una complessa attività di dismissione e di rivalutazione del patrimonio, che avrebbe risolto gran parte dei problemi finanziari dell’Ente. E che tutto sommato vi erano anche i presupposti normativi per poter proseguire l’attività.

Sarebbe bastato che il Comune provvedesse ad erogare i debiti maturati nei confronti dell’Iprab, sin dal maggio 2010, in modo da consentire i lavori di adeguamento della struttura e la definizione delle procedure di vendita, atteso che l’Ente non aveva neanche quel minimo di liquidità per garantire lo svolgimento di queste operazioni.

Però pare che l’erogazione di tali somme, all’incirca 75 mila euro, sia stata sospesa per la mancata presentazione del DURC, cioè un certificato che attesta la regolarità contributiva dell’Ente, da parte dell’Iprab.

Questa la posizione del Dirigente, nella totale insipienza di un po’ tutti gli interlocutori.

Ebbene ci permettiamo di avanzare, sommessamente, alcuni dubbi sulla legittimità di tale richiesta e a tal proposito facciamo riferimento ad alcune disposizioni normative che avrebbero dovuto offrire la via di uscita.

In particolare ci si riferisce ad una circolare ministeriale, e precisamente la n. 22 del 29.7.2008, emanata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, (in Gazz. Uff. 9.8.2008 n. 186), in cui si offrono chiarimenti in ordine alla corretta interpretazione dell’art. 48 bis del D.P.R. n. 602 in materia di pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni.

Ebbene tale circolare recita testualmente “…Ciò posto, si reputa che la norma di cui al citato articolo 48 bis non trovi applicazione per i pagamenti disposti a favore delle Amministrazioni pubbliche ricomprese nell’elenco predisposto annualmente dall’Istat ai sensi dell’art. 1, comma 5, della legge 30 dicembre 2004, n. 311”.

In questo elenco compilato dall’Istat con comunicato del 24.7.2010 dall’Istat vengono inseriti, tra gli altri, gli Enti produttori di servizi Assistenziali, nel cui ambito può farsi certamente rientrare l’ASP Romanelli.

Si ritiene, quindi, che la presentazione del DURC non fosse necessaria per l’erogazione delle somme da parte del Comune.

Ora, al cospetto di una situazione drammatica in cui è necessario adottare provvedimenti coraggiosi, e di fronte ad una disponibilità dell’Organo Regionale di offrire ogni utile sponda per risolvere il problema, disponibilità ottenuta con grande impegno da parte del PD di Monopoli, gli esponenti della Giunta comunale, con a capo il Sindaco e l’assessore ai servizi sociali, si sono trincerati dietro un comportamento timido, reticente, quando non curiosamente attendista.

Probabilmente hanno preferito la soddisfazione delle dimissioni di personaggi scomodi e poco propensi a far da yes man, piuttosto che risolvere un problema di queste proporzioni.

Che dire! Forse accanto alle dimissioni dei componenti del C.d.A. dell’ASP Romanelli, qualcun altro dovrebbe pensarci.

Giampiero Risimini

CAPOGRUPPO PD

in Consiglio Comunale