Lettera aperta al Sindaco da parte dei Tecnici di Monopoli

288
Riuniti in assemblea il 9 marzo 2011 i Tecnici di Monopoli, tra i punti all’ordine del giorno, hanno discusso anche sulle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco nell’intervista a Canale7 in data 8 gennaio 2011, a seguito di una lettera da loro precedentemente inviata al Dirigente dell’Ufficio Tecnico Urbanistico. Qui di seguito il testo sottoscritto da cinquanta tecnici di Monopoli.

Egregio sig. Sindaco,


la Sua presa di posizione sulla lettera aperta dei cinquanta tecnici monopolitani all’ing. D’Onghia, dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, ci ha lasciati tanto basiti da aver avuto bisogno di un po’ di tempo per riflettere pacatamente sui rilievi da Lei espressi e rispondere di conseguenza. La Sua reazione, nell’intervista mandata in onda dall’emittente televisiva Canale7 sabato 8 gennaio 2011, ci è parsa smodata ed eccessiva anche perché proveniva da un primo cittadino che ci aveva abituati finora a registri di dialogo a volte accesi, ma sempre aperti e collaborativi.

(continua)

Questo ha accresciuto il nostro senso di spiazzamento, proprio perché le intenzioni di quel documento intendevano agire entro quei canoni. Purtroppo crediamo che il senso della lettera sia stato da Lei travisato.

Il dirigente dell’ufficio comunale, che sovrintende all’urbanistica e all’edilizia privata, è un nostro interlocutore naturale con cui intendiamo conservare, e possibilmente incrementare, un rapporto franco e leale. Per questo non comprendiamo “l’irritualità” di cui Lei ci accusa. L’occasione della lettera era nata dall’invito, rivoltoci dallo stesso ing. D’Onghia, a intervenire sul tema del nuovo regolamento edilizio, tema nel quale entra a pieno titolo la questione della qualità architettonica, che non abbiamo voluto lasciare isolata dalle altre questioni di principio sulla pianificazione e organizzazione del territorio.

Ci è sembrata invece poco consona al ruolo istituzionale la personalizzazione polemica indirizzata verso un gruppo di cittadini, peraltro professionisti della Sua città, che si aspettavano piuttosto un apprezzamento dal loro Sindaco, per la tenacia e il disinteresse dell’azione sociale svolta, sempre improntata all’impegno civico e politico libero da coinvolgimenti di parte.

L’intervento dei tecnici, in forma collettiva o singola, nel dibattito cittadino sui destini urbanistici di Monopoli, è orientato da molti anni, mediante l’organizzazione di incontri e convegni e la pubblicazione di articoli e documenti, al perseguimento della migliore qualità urbana come obiettivo comune. Se si è arrivati con una certa precocità rispetto ad altri Comuni della Regione alla redazione di un piano generale, lo si deve anche alla nostra azione critica, sin dal 2002, contro i provvedimenti urbanistici ed edilizi episodici e dissociati; lo stesso dicasi per l’impegno che ha portato alla istituzione e alla realizzazione, oggi in corso, del parco della Lama Belvedere.

Purtroppo però questo attivismo partecipativo non sempre è stato recepito dalle parti politiche con la dovuta attenzione. Come se il dialogo costruttivo tra sapere esperto, sapere comune e Pubblica Amministrazione, per fare del processo decisionale sulla trasformazione urbana un processo consapevole e condiviso, non fosse un valore di arricchimento collettivo, bensì un intralcio per una prassi tradizionale di intervento.

In sintesi, ciò che proponiamo da anni, per senso di responsabilità del ruolo professionale che ricopriamo sul territorio, è l’apertura di tavoli pubblici di confronto tra le componenti esperte delle diverse categorie economiche e sociali, sull’approccio progettuale ai grandi temi strategici legati allo sviluppo urbano e territoriale. Tavoli sui quali raccogliere idee e proposte, confrontando legittimi obiettivi privati e concreti benefici collettivi e che favoriscano, nella classe politica al governo, scelte oculate e lungimiranti.