Il punto sul PUG di Risimini

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 In queste ultime settimane il Sindaco e la Giunta Municipale hanno incontrato i cittadini dell’agro con cui hanno discusso delle varie problematiche del territorio extra urbano. Spesso la discussione è caduta sul PUG e sui suoi destini.

Al fine di evitare false ricostruzioni e accuse strumentali, riteniamo opportuno fare il punto della situazione e rimarcare le differenze tra i contenuti del PUG adottato dal centro sinistra e il PUG approvato definitivamente il 22 ottobre 2010 dal centro destra, soprattutto con riferimento alle questione dell’agro.

LOTTO MINIMO

Il Pug adottato il 22 dicembre 2007 dal centrosinistra aveva ridotto il lotto minimo di intervento nelle campagne per le Zone A e B, stabilendolo per le prime in 0,5 Ha e per le seconde in 1ha.

Il Pug approvato definitivamente dal centrodestra ha elevato ad 1Ha il lotto minimo di intervento per tutti i contesti rurali, comprese le ex Zone A, circa il 60% del territorio rurale.

(continua)

ZONE AGRICOLE

Nel Pug adottato dal centro sinistra il 22 dicembre 2007 in questi contesti si potevano realizzare nuovi edifici per attività commerciali, pubblici servizi, terziario ed artigianato.

Tutti potevano usufruire dell’accorpamento di massimo tre appezzamenti, con la possibilità di edificare su una superficie minima di 1000 mq.

Il Pug approvato definitivamente dal centro destra ha vietato la possibilità di edificare edifici per attività commerciali, terziarie, pubblici esercizi e artigianali. Non si potrà realizzare neanche un piccolo laboratorio artigianale od un negozio per vendere la frutta o i computer.

Nel contempo il lotto minimo in caso di accorpamento è stato elevato da 1000 mq a 2000 mq. Ma soprattutto la possibilità dell’accorpamento è stata riservata soltanto alle aziende agricole. Tutti gli altri, semplici cittadini, pensionati, braccianti agricoli non potranno farlo.

ZONE DI VALORE AMBIENTALE E PAESAGGISTICO

Nle Pug adottato dal centro sinistra si potevano realizzare edifici per attività commerciali, terziari ed artigianali. Con il Pug approvato dal centro destra non sarà più possibile.

Difatti è vietata la possibilità di nuova edificazione e persino dell’ampliamento per tutte le arre ricomprese nella Carta delle Vegetazione (vegetazione idrolitica, di pseudo steppa, dei pascoli, di macchia, dei mantelli arbustici, boschi di leccio, di fragno e di conifere).

Sono consentite nelle aree agricole ricadenti nei SIC le attività previste dal regolamento del Piano di Gestione “Murgia dei Trulli”, ove è certamente esclusa la nuova edificazione.

CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO

Nel Pug adottato dal centro sinistra il cambio di destinazione d’uso era liberalizzato.

Nel Pug approvato dal centro destra il cambio di destinazione d’uso è vietato se comporta un aumento del carico urbanistico. Per cui chi in campagna vorrà cambiare la destinazione d’uso di un edificio esistente per svolgere un’attività commerciale, terziaria od artigianale, dovrà reperire mq 8 di parcheggi pubblici e privati per ogni 10 mq di superficie utile lorda, altrimenti non potrà ottenere il cambio di destinazione d’uso.

POSSIBILITA’ DI EDIFICARE 1/40.

Il Pug adottato dal centro sinistra prevedeva la possibilità di edificare superfici per annessi agricoli per un quarantesimo della proprietà. Tale facoltà era concessa a chiunque,e quindi anche ai soggetti che non rivestivano la qualifica di imprenditori agricoli.

Il Pug approvato dal centro destra ha eliminato radicalmente questa possibilità, consentendo semplicemente la possibilità di superfici di copertura pari al 4% della proprietà per le aziende agricole con superficie territoriale sino a 2 Ha e del 2% per aziende agricole con superficie territoriale oltre i 2Ha. Pertanto soltanto le aziende agricole potranno usufruire di tale possibilità, nel mentre coloro che non rivestono la qualità di imprenditori agricoli non potranno più usufruire del cosiddetto quarantesimo.

Purtroppo queste decisioni sono state assunte nella totale inerzia dell’amministrazione comunale e solo in parte sono il frutto delle richieste della Regione Puglia. Del resto per alcune questioni (vedi perimetrazioni delle aree bianche, aree a ridosso del Cimitero) l’amministrazione ha sviluppato un confronto molto serrato con la Regione, riuscendo spesso a far mutare opinione ai suoi tecnici. Sulle arre agricole invece, è parsa molto accondiscendente, rinunciando a difendere le richieste e le facoltà offerte agli agricoltori dalla versione del PUG adottato.

Ma in effetti potevano giocarsi una sola carta. Ed hanno scelto di difendere i poteri forti in città, dimenticandosi della campagna.

Giampiero Risimini (Foto Pdmonopoli.it)